Adriano Zaccagnini, deputato di Sinistra italiana, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus in merito alla nascita del figlio di Nichi Vendola, venuto alla luce grazie alla pratica dell’utero in affitto.
“Mi pare sia necessario – ha spiegato Zaccagnini – un dibattito al nostro interno per capire quale sia la posizione di Sinistra italiana riguardo la possibilità che attraverso un pagamento si possa arrivare ad avere un figlio. La sinistra non può abbassare il capo di fronte ad una visione consumistica dove la mercificazione dei nostri bisogni è all’ordine del giorno. Quello di Vendola è un comportamento poco coerente con i principi della sinistra, che lotta per i diritti collettivi. In questo caso ha lasciato perdere i diritti collettivi per concentrarsi su quelli individuali. Non c’è nulla di personale, sono certo che lui e il suo compagno saranno genitori responsabili. Ciò non toglie che un approfondimento politico è necessario”.
“Il rimborso spese – continua – che viene dato per la maternità surrogata negli Stati Uniti e in altri paesi è troppo gonfiato. Da qui il passo è breve per far diventare questa pratica una prassi per cui solo chi si può permettere certe cifre può utilizzarla. Sono convinto che della questione bisognava parlarne prima che Vendola facesse questa scelta. Mi è dispiaciuto che il gruppo sia arrivato impreparato al dibattito che si è inscenato in questi giorni. Non abbiamo una posizione, ci appiattiamo sulla necessità di non dare fastidio a Vendola. Quando si è personaggi pubblici i propri comportamenti non sono solo privati. Stepchild? Sono favorevole, così come alle adozioni per le famiglie gay. E’ meglio adottare aiutando bambini in difficoltà, che andare a farne di nuovi con quel metodo”.
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