Dopo Mara Carfagna, vicepresidente della Camera di Forza Italia, anche Luca Zaia, presidente leghista del Veneto, ribadisce: è Matteo Salvini il candidato del centrodestra, “l’uomo giusto al posto giusto, nel momento giusto”, sottolinea il governatore, che ha molta stime per il leader del Carroccio: “È un uomo che ascolta, riflette e poi decide”.
Salvini, comunque, non potrà non tenere conto di tre condizioni nella ricerca delle alleanze: “Mantenere la parola data ai cittadini, quasi un patto di sangue”; “tenere insieme tutta la coalizione di centrodestra“; “promuovere un Governo che mantenga fede agli impegni della coalizione”. Non è affatto facile, è vero, ma a detta di Zaia “non è un’operazione impossibile”.
Intanto il 9 aprile, a Venezia, il Presidente del Veneto incontrerà i parlamentari della regione per fare il punto sul percorso di autonomia avviato con il Governo uscente e che dovrà essere ripreso dal prossimo esecutivo.
“Abbiamo raggiunto una pre-intesa su 5 delle 23 competenze richieste. Partiamo da qui per andare avanti” ha confermato Zaia. “Ripeterò in quell’incontro che chi non vota l’autonomia del Veneto, dopo l’esito del referendum dell’ottobre scorso, non si faccia più vedere”.
Zaia ha ammesso oggi che, per la verità, c’è un’ampia condivisione politica di questa materia e che il candidato alla Presidenza del Consiglio, Matteo Salvini, ha posto l’autonomia delle Regioni che l’hanno chiesta al vertice delle priorità programmatiche.