Come ormai noto, dallo scorso dicembre sono in vigore le nuove regole contenute nel cosiddetto decreto Salvini, quello che riguarda sicurezza e immigrazione. Tra le nuove norme, anche quelle che hanno a che vedere con i tempi e i requisiti degli stranieri per ottenere la cittadinanza italiana.
In particolare, sapevi che adesso per poter ottenere la cittadinanza devi anche conoscere discretamente la lingua italiana? Sì, proprio così: esiste l’obbligo di conoscere l’italiano.
Nel dettaglio, con l’emendamento 14.7 è stato introdotto nella legge sulla cittadinanza l’articolo 9.1 che subordina l’acquisizione della cittadinanza per matrimonio (art. 5) e della cittadinanza per residenza (art. 9) al possesso da parte dell’interessata o interessato di un’adeguata conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER).
Il Livello di autonomia B1, detto anche intermedio o “di soglia”, prevede la «comprensione dei punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero eccetera». Riguarda chi sa «muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel Paese di cui parla la lingua. È in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. È in grado di esprimere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni, e anche di spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti».
Chiaro, no? Devi riuscire a scrivere in italiano, devi poter comunicare e sempre in lingua italiana affrontare quei temi che potrebbero essere quelli di tutti i giorni. Perché essere italiani non è solo questione di passaporto.