Uno studio americano rivela: per dimagrire non ridurre i carboidrati, ma i grassi. Insomma, una dieta ‘no fat’ è più efficace di una ‘low carb’. Dunque, si perde più peso non rinunciando a pasta e pane, ma con una dieta ‘zero grassi’.
A guidare la ricerca americana – pubblicata su ‘Cell Metabolism’ – è stato Kevin Hall, dell’Istituto nazionale sul diabete negli Usa. Lo studio ha coinvolto 19 persone sottoposte inizialmente a un regime alimentare di 2.700 calorie al giorno. In seguito i partecipanti hanno ridotto l’introito calorico di un terzo per due settimane, tagliando i carboidrati o i grassi.
Secondo Hall, non ci sono motivi "metabolici" per preferire una dieta che mette al bando pasta, pane, patate. E se è più facile rinunciare ai grassi, allora è meglio ridurre questi per dimagrire. Il ricercatore sta ora studiando le immagini del cervello dei partecipanti, per indagare come le diete influiscono su quanto il cibo è gratificante.
Analizzando nei “pazienti” i livelli di ossigeno e di anidride carbonica espirati e la concentrazione di azoto nelle urine per determinare con precisione i processi chimici all’interno dell’organismo, l’equipe medica ha studiato i dati: dopo una settimana di dieta a ‘zero grassi’ si è registrata una perdita di peso di quasi mezzo kg (463 grammi), l’80% in più rispetto alla ‘low-carb’ (245 g persi).
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