Come per ogni elezione passata presente e futura, mi aspettavo che negli ultimi giorni di campagna elettorale venisse messa in atto la propaganda riciclata: è sempre successo e puntualmente sta succedendo. Si comincia a promettere di tutelare presunti servizi consolari inefficienti o si imbastisce l’idea di una possibile minaccia di un mancato pagamento delle pensioni. Niente di più falso.
In un video un candidato afferma che gli vengono segnalati problemi e difficoltà nei rapporti con i consolati: non so di quali consolati parli, dato che quelli australiani funzionano egregiamente, sia quello di Sydney sia quello di Melbourne.
In quanto alle pensioni, in questi giorni mi giungono voci che qualcuno sta chiamando a casa degli italiani asserendo che se non votano per quella parte politica ci possono essere problemi nell’erogazione delle pensioni. Anche questo è falso: la pensione è un diritto acquisito e nessuno può dire che verrà tolta; né partiti né patronati hanno potere al riguardo. Non scherziamo sulle pensioni, non diffondiamo panico, questa è una propaganda scellerata, cerchiamo di essere seri.
La campagna sta volgendo al termine, in molte zone dell’Australia sono già arrivate le schede; le prime sono arrivate già nella giornata del 14.
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Ottimo lavoro da parte dei nostri consolati, per me motivo di orgoglio: da qualche anno i due maggiori consolati in Australia stanno dimostrando di essere una nostra eccellenza; i dipendenti di queste strutture sono competenti e consapevoli, non mi va che si spari contro chi lavora tanto senza peraltro ricevere stipendi adeguati.
Capisco che in campagna elettorale, pur di prendere un voto in più, si è pronti anche a dare false informazioni, ma dire certe cose sulle pensioni e sui consolati significa diffondere panico e soprattutto infangare il lavoro dei dipendenti dei consolati.
Basta con questa propaganda, non tiriamo sempre fuori le solite vecchie storielle che non portano più da nessuna parte, specie se vengono dette da certi personaggi che di queste cose parlano da una vita senza produrre nulla. Ora si vogliono migliorare i servizi? Dove eravate prima?