Cari connazionali,
in questi ultimi anni abbiamo potuto tutti constatare la scarsa attenzione del nostro Paese nei confronti degli italiani nel mondo. Abbiamo istituzioni sorde e insensibili o piuttosto abbiamo avuto rappresentanti incapaci e inerti? Nell’uno e nell’altro caso urge il cambiamento: e per sensibilizzare chi ha il potere delle decisioni è necessario poter contare su persone competenti, legate al mondo degli italiani e conosciute sul territorio, e al tempo stesso capaci di cambiare la politica dall’interno con la forza e la passione di chi li sostiene.
Negli ultimi cinque anni mi sono impegnato in prima persona, e come Movimento delle Libertà, nel sostegno delle famiglie italiane in difficoltà, nella diffusione della lingua e della cultura italiana, nell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. Tanto abbiamo fatto durante questa legislatura, pur senza stare in Parlamento, contando soltanto sulle nostre forze. Immaginate cosa potremmo fare una volta che saremo nella stanza dei bottoni.
Alle elezioni politiche di febbraio mi candido con il Popolo della Libertà: sono vicino a Silvio Berlusconi da quando il Cavaliere ha deciso di scendere in campo. Sono orgoglioso di essere uno di coloro che si è sempre battuto e ha sempre lavorato per diffondere in Europa la visione politica del nostro leader. Meno tasse, più impresa; meno Stato, meno burocrazia, più attenzione alla famiglia, ai lavoratori, alle aziende.
Berlusconi non è esente da errori, non sono così cieco da non vederli: tuttavia, sono convinto ad oggi che il Cav sia ancora la migliore soluzione per l’Italia. E’ ancora lui, nonostante tutto, la persona più indicata a costruire il prossimo governo. I valori del centrodestra, al di là delle persone, sono sempre quelli: innovazione per competere, tradizione e famiglia per crescere nell’identità italiana. Non possiamo e non dobbiamo darla vinta ai vecchi comunisti che si travestono da nuovi, perché con loro il nostro Paese rischia di essere divorato: sapranno solo tassarci, come del resto ha fatto anche il governo di Mario Monti.
Cari italiani residenti in Europa, ho bisogno di un forte consenso per potervi rappresentare in Parlamento e per lavorare nel vostro interesse nei luoghi istituzionali che contano. Chiedo la vostra fiducia per fare in modo che le cose cambino, per fare capire al nostro Paese che noi italiani residenti all’estero siamo una importantissima risorsa, che va sostenuta e coinvolta anche nelle decisioni politiche italiane. Dobbiamo essere in tanti ed essere uniti dagli stessi obiettivi, per poter dimostrare che le istanze che rappresentiamo sono espressione di una intera comunità che vuole esserci e partecipare alle decisioni anche da lontano. Con il PdL, con il centrodestra italiano, potremo scrivere insieme una nuova pagina di Storia: votate PdL alle prossime Politiche e scrivete ROMAGNOLI a fianco del simbolo del partito. Vi garantisco fin d’ora massimo ascolto e un filo diretto fra voi e me, fra l’Europa e Roma.
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