Dichiarazioni forti quelle espresse dal candidato MAIE al Senato, Vincenzo Odoguardi in seguito al dibattito organizzato da La Voce di New York in collaborazione con il Calandra Institute e i Comites di New York, New Jersey e Connecticut.
“Sono sempre stato un servitore della comunità italiana e continuerò ad esserlo. Da italiano all’estero so quali sono le necessità dei miei connazionali e ho sempre cercato di aiutare con gli strumenti che avevo a disposizione. Per questo ho deciso che, se verrò eletto senatore, donerò il mio stipendio per aprire lo Sportello Italia, un luogo in cui tutti gli italiani all’estero potranno esporre le loro problematiche”, spiega Vincenzo Odoguardi.
Il proposito di Odoguardi di devolvere il suo stipendio alla realizzazione di uno spazio per tutta la comunità italiana in Stati Uniti e Canada non resta un mero spot elettorale, considerando che si tratta di un progetto già in atto.
“Il MAIE è già capillarmente presente sul territorio con uffici in Stati Uniti e Canada, che danno corsi di lingua italiana, che risolvono le problematiche dei cittadini all’estero e che danno risposte alle domande dei nostri connazionali. Vogliamo creare un ulteriore punto di riferimento per la nostra comunità”, racconta Odoguardi.
Tale progetto nasce da una lunga esperienza che il MAIE ha maturato prima in Sud America, dove nasce, in Argentina, e subito dopo in Nord e Centro America. A questa conoscenza sul campo del Movimento, si somma quella personale di Vincenzo Odoguardi, che per anni ha servito l’Italia ricoprendo le cariche di Console e Viceconsole Onorario.
“Quando sono stato Console e Viceconsole Onorario ho visto da vicino le necessità delle comunità, i tipi di richiesta che arrivavano e quali problematiche evidenziavano. Sono qui per poter portare davanti al Governo quelle che sono le richieste dei nostri connazionali all’estero. Il mio passato dentro le istituzioni mi ha aiutato a vedere quali erano i punti deboli della macchina statale e questo è certamente un vantaggio nel momento in cui i cittadini ti chiedono di risolvere i loro problemi, sai già come muoverti. L’idea dello Sportello Italia serve per consegnare nelle mani dei nostri connazionali uno strumento in più per far valere i propri diritti. Spesso, nel caso degli italiani all’estero, il problema maggiore è che non hanno voce e non riescono a far arrivare le loro istanze fino a chi governa”, conclude Odoguardi.