“Mario Caruso nel servizio delle Iene? Una roba da mettersi le mani nei capelli. Anche come ti ha risposto, stile ‘tu non sai chi sono io’… una cosa vergognosa”.
A parlare con la Iena Filippo Roma è il senatore Antonio Razzi, vecchia conoscenza di ItaliaChiamaItalia, eletto all’estero nel 2006 con l’Italia dei Valori di Di Pietro per la prima volta, oggi senatore berlusconiano doc.
“Il voto all’estero? Sono tutti a caccia di plichi… Lo so, conosco. Lì si muovono i patronati, i sindacati…”.
Razzi parla del voto degli italiani nel mondo, proprio quello che gli ha consentito di entrare in Parlamento la prima volta. E anche lui menziona i patronati, come hanno fatto già altri in passato a proposito di brogli elettorali all’estero.
Razzi, nell’intervista trasmessa nell’ultima puntata delle Iene di Italia 1, dimostra di sapere che il meccanismo elettorale con cui votano i connazionali oltre confine fa acqua da tutte le parti, “o si cambia il sistema – dice – o tutti possono fare gli stessi brogli”.
E lei, senatore, chiede Roma, ha mai usato dei trucchetti? “No, io mai, non ho mai adoperato metodi strani”. Poi però spuntano delle foto e su una di queste in particolare si vede il Sen. Razzi vicino a un tavolo su ci sono anche delle buste, presumibilmente plichi elettorali. Razzi osserva la foto, fa una pausa e poi, con il suo stile: “Te lo posso dire da amico? Con la legge attuale lo può fare chiunque”.
Discussione su questo articolo