Vittorio Pessina, membro del Consiglio generale degli italiani all’estero, è intervenuto nell’ultima videoconferenza CGIE per parlare soprattutto di riforma di voto all’estero.
Il senatore ha indicato come priorità di una eventuale riforma tre punti. Prima di tutto, “la stampa delle schede sia fatta a cura del Poligrafico dello Stato”. Poi “miglioramento del sistema del codice a barre” e come terzo punto “scrutinio presso la Corte d’appello di Roma, Firenze, Milano e Napoli e non al solito posto”, ovvero Castelnuovo di Porto, “dove è sempre successo di tutto in passato”.
Pessina si è poi detto contrare all’eventuale inversione dell’opzione, ossia al registro degli elettori: “All’ultimo referendum, per esempio, abbiamo registrato una modesta partecipazione. Credo che con l’inversione dell’opzione sarebbe ancora più ridotta”.
Concludendo, il senatore ha sottolineato l’importanza della Commissione bilaterale per gli italiani nel mondo, giudicandola “un elemento di buona compensazione” dopo la riduzione del numero dei parlamentari, anche di quelli eletti oltre confine.