Si è parlato di riforma del voto all’estero mille volte, ma nessun governo mai ha realmente provato a cambiare in meglio quel meccanismo infernale che regola il voto degli italiani nel mondo.
Fucsia Nissoli, deputata azzurra eletta nel Nord e Centro America, a proposito di voto all’estero, in una nota dichiara: “Sono intervenuta nell’Aula di Montecitorio per richiamare l’attenzione del Governo sulla questione della riforma del voto degli italiani all’estero. Il tema è già noto e mi ci sono soffermata più volte per chiedere interventi correttivi del Governo che eliminassero quegli aspetti che permettono a personaggi dotati di scarso senso etico di intrufolarsi nelle maglie aperte del sistema per manipolare il voto attraverso i brogli”.
“C’è stata persino una lista frutto di imbrogli perpetrati all’atto della presentazione stessa delle liste…”, ricorda l’onorevole. “Ma neanche dopo queste evidenze e le continue voci di brogli, anche in Canada, il Governo – prosegue – non solo non ha risposto alla mia interrogazione, ma non ha neanche affrontato l’argomento individuando possibili riforme”. Nulla di nuovo sotto il sole: sai quanto gliene frega a Draghi e compagni degli italiani all’estero…
BASTA TRATTARCI DA IDIOTI! | Dateci un voto all’estero che funzioni davvero – Italia chiama Italia
Nissoli fa sapere di aver chiesto al Governo “di procedere con urgenza a riformare le modalità di voto nella Circoscrizione estera per garantire il diritto ad esercitarlo come la Costituzione prescrive all’art. 48: personale ed eguale, libero e segreto”.
Noi siamo scettici. Visto l’andazzo in tutti questi anni, temiamo che non cambierà nulla e che il voto oltre confine continuerà a fare acqua da tutte le parti. Speriamo di sbagliarci.