“Tutti sanno che c’è un problema bello grosso con il voto degli italiani all’estero, ma nessuno fa nulla per risolverlo. Che democrazia siamo?”. E’ l’amara riflessione di Filippo Roma, giornalista delle Iene di Italia Uno, che nel servizio andato in onda martedì 4 ottobre torna ad occuparsi di voto all’estero.
“Sono sei anni che denunciamo con le inchieste di Filippo Roma e Marco Occhipinti i rischi di compravendita dei voti via posta degli italiani all’estero”, si legge sul sito delle Iene. E ancora: “Ecco cosa abbiamo scoperto in Germania sui cacciatori dei plichi con le schede anche per le ultime elezioni del 25 settembre. Guardate queste contrattazioni a Colonia e quello che sarebbe successo a un pranzo elettorale”.
Le Iene denunciano da sei anni, ItaliaChiamaItalia.it lo fa dal 2006. Fate voi i conti. In ogni caso, non è mai cambiato nulla: nessun parlamento, nessun governo ha voluto mettere in sicurezza il voto oltre confine.
Quelle che si vedono nel video mandato in onda sembrano essere a tutti gli effetti delle compravendite di voti. Secondo Roma “per come funziona il meccanismo elettorale degli italiani nel mondo, comprare i voti all’estero, ieri come oggi, è ancora più facile”.
Protagonisti del servizio, tra gli altri, cacciatori di plichi che propongono di acquistarli a 20, 30, 50 euro l’uno.
Le Iene hanno rintracciato anche uno dei candidati, Massimo Romagnoli, presidente del Movimento delle Libertà e candidato con la lista MdL. Nel servizio si assiste a una cena elettorale organizzata proprio da Romagnoli, a cui era presente il candidato stesso: gli invitati avevano tutti con sé il plico elettorale. Almeno, questo sembra essere dalle immagini.
Il ristoratore, Rocco Capobianco, raccoglie i plichi e li porta nel retro del locale. Sempre lui, a Roma spiega che a pagare quella cena è stato proprio Romagnoli. Che però, come vedremo più avanti, nega.
Giorni dopo, Filippo Roma ha beccato un’altra volta Romagnoli, questa volta nella capitale d’Italia. L’ex deputato, visibilmente infastidito, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Ma l’ha fatto con ItaliaChiamaItalia.it, che l’ha raggiunto telefonicamente per raccogliere la sua versione dei fatti.
ROMAGNOLI A ITALIACHIAMAITALIA: “RESPINGO OGNI ACCUSA, MI DIFENDERO’ NELLE SEDI APPROPRIATE”
“Non sapevo nulla di ciò che stesse facendo il ristoratore. Sono arrivato con tre ore di ritardo all’evento. A serata praticamente conclusa, mi sono fatto un selfie con il ristoratore, ho svolto un intervento di cinque minuti per salutare i presenti, ho stretto qualche mano e me ne sono andato. Nel ristorante sono rimasto, in totale, quindici, venti minuti al massimo”.
Però le immagini del video potrebbero far pensare che… Romagnoli ci interrompe: “Non c’è nulla. Respingo ogni tipo di accusa. Le Iene hanno fatto vedere delle buste, ma non sappiamo cosa ci fosse dentro. E comunque quei plichi non sono mai arrivati nelle mie mani. Cene elettorali del genere ne ho organizzate in diverse città europee, immagini e video di quegli eventi sono stati diffusi sui nostri canali social… Non abbiamo nulla da nascondere. Ho già dato mandato al mio legale, affinchè tuteli la mia immagine e la mia reputazione”.
A ItaliaChiamaItalia Romagnoli racconta anche di quella che definisce “una vera e propria aggressione” ai suoi danni da parte della troupe delle Iene: “Mi hanno aspettato sotto casa di un amico. Filippo Roma e i suoi collaboratori mi hanno braccato subito, ostacolandomi nel salire in macchina, dandomi anche una ginocchiata nelle costole. Ripeto: difenderò la mia immagine con tutti i mezzi che la legge mi mette a disposizione. Questa storia non finisce qui”.
Insomma, questo voto all’estero è davvero da rivedere al più presto possibile, non è vero? “Assolutamente sì, migliorarlo, metterlo in sicurezza subito. Perché non parliamo anche dei consolati? Migliaia di plichi spediti ai Consolati e lì parcheggiati per chissà quanto tempo… Che succede lì dentro? Vogliamo poi parlare dei plichi che sono arrivati ai seggi organizzati a Bologna con un Ducato bianco alle cinque del pomeriggio, senza alcuna scorta? E la Farnesina? Perché dal ministero non ci comunicano subito i dati dell’affluenza, come se questo dato fosse un segreto? Perché nessuno ne parla?”.
Voto all’estero: quant’è facile truccare le elezioni? – Le Iene (mediaset.it)