C’è chi si lecca le ferite e c’è chi si prepara ad entrare in Parlamento. Magari per la prima volta. Fatto sta che le elezioni sono ormai passate e ci sono vinti e vincitori. In Italia è indiscutibile la vittoria del centrodestra: Giorgia Meloni ha avuto un ottimo risultato. All’estero, invece, com’è andata? Come hanno votato i nostri italiani nel mondo?
A livello mondiale il Pd è il primo partito, con 305.759 voti, in totale controtendenza con quanto accaduto in Patria. Secondo è arrivato il centrodestra, che ha raccolto a livello mondiale 281.949 voti. Terzo, con 141.356, il Movimento Associativo Italiani all’Estero fondato e presieduto da Ricardo Merlo. Da considerare che il MAIE si è presentato in due sole ripartizioni estere: Nord e Centro America, Sud America. Solo quarto il Movimento 5 Stelle, molti voti sotto il partito di Merlo (93.338 quelli raccolti).
In Sudamerica il MAIE ha spopolato, come sempre, eleggendo un senatore e un deputato (grazie ai 134.123 voti di lista); nell’America Settentrionale e Centrale il Movimento ha raccolto quasi il 10% dei voti.
Guardando i voti presi dal Movimento di Merlo in quest’ultima ripartizione, e sommandoli a quelli della lista del centrodestra unito (arrivato secondo, 26.943), il risultato è chiaro: la lista di Salvini, Berlusconi e Meloni avrebbe raccolto 34.176 voti e sarebbe arrivata prima, battendo il Pd – che di voti lì ne ha raccolti 28.280 -, aggiudicandosi così anche il senatore (oltre al deputato: eletto alle Politiche 2022 Andrea Di Giuseppe, Fdi).
Un’alleanza simile avrebbe probabilmente dato i suoi frutti anche nella ripartizione che comprende, tra gli altri Paesi, Asia, Australia e Africa. Lì il Pd ha sfiorato i 19mila voti (18.997 per l’esattezza quelli raccolti), il centrodestra è arrivato secondo con 14.563 preferenze alla lista. Se fossero stati alleati centrodestra e MAIE – che in Australia e Africa, per esempio, ha una importante rete di contatti e un forte network di coordinatori – il risultato sarebbe stato diverso: con ogni probabilità il centrodestra avrebbe vinto, per la prima volta nella Storia, anche nella IV ripartizione estera.
E l’Europa? 177.856 i voti al Pd, risultato primo partito; 161.029 quelli per il centrodestra unito. Poco più di 15mila voti avrebbero capovolto il risultato. Anche in quella parte del mondo il Movimento Associativo Italiani all’Estero ha un gruppo di persone radicate sul territorio, bene integrate con le comunità italiane, che avrebbero certamente dato il proprio contributo per la vittoria della lista unica di Lega-Forza Italia-Fdi.
Conclusioni? Con il MAIE alleato il centrodestra avrebbe preso tutti e quattro i senatori, raccogliendo più del doppio dei parlamentari che si è portato a casa in occasione delle recenti elezioni politiche. Non sappiamo se i partiti in questione abbiano valutato questa ipotesi, quella dell’alleanza appunto, ad inizio campagna elettorale. Siamo convinti, tuttavia, che – guardando al futuro – dovrebbero cominciare a farlo.