Il MAIE nasce da e per gli italiani all’estero e a loro si dedicano le attenzioni dei politici che fanno parte di questo Movimento. Primo fra tutti Vincenzo Odoguardi, candidato MAIE al Senato per la ripartizione America Settentrionale e Centrale, che nei giorni scorsi ha lanciato sul noto sito Change.org, una petizione per ripristinare il Ministero per gli italiani nel mondo.
Come si legge nel testo pubblicato: ”Come specificato sul sito dell’Archivio del Senato italiano, le materie di competenza del MIM riguardavano: le politiche generali concernenti le collettività italiane all’estero; l’informazione, l’aggiornamento e la promozione culturale; l’intervento coordinato dello Stato e delle Regioni; la valorizzazione del ruolo degli imprenditori italiani residenti all’estero. Da lì il MAIE vuole ripartire: dare il giusto riconoscimento a tutti gli italiani che vivono fuori dalla madrepatria grazie ad un’entità ministeriale che possa risolverne le problematiche. Dovrà trattarsi di un’entità non gestita dai tradizionali partiti romani, ma da chi si trova sul territorio e conosce e capisce le differenti necessità degli italiani”.
Il MAIE, che ci tiene a collocarsi al di sopra dei partiti romani, concentra la sua azione a completo vantaggio degli italiani all’estero. Fortemente radicato in Argentina, dove nasce, il Movimento ha costruito un solido sostegno in tutto il continente americano. Il Ministero per gli italiani nel mondo è un punto chiave del programma elettorale del MAIE.
”Abbiamo voluto lanciare questa petizione per far conoscere il progetto ad un pubblico piú ampio e per dimostrare che non si tratta di un capriccio elettorale senza fondamento, ma di un bisogno che i cittadini, soprattutto i residenti all’estero, sentono come urgente”, spiega Vincenzo Odoguardi. In effetti il successo riscontrato con la raccolta firme lascia intuire una certa necessità da parte dei connazionali di ricevere un’attenzione diversa e più puntuale rispetto alle loro problematiche.
”Chi vive all’estero ha esigenze specifiche che non sempre vengono prese in considerazione dai partiti romani. Noi del MAIE puntiamo un faro su queste esigenze, che tra l’altro sono diverse a seconda delle comunità. Tali differenze rendono ancora più necessaria l’istituzione di un’entità che se ne occupi in maniera specifica. Da lì nasce l’importanza del Ministero per gli italiani nel mondo”, specifica Odoguardi. Il MIM, che per alcuni mandati governativi aveva funzionato come ministero senza portafoglio, è poi stato inglobato sotto il Ministero degli Esteri durante il governo Prodi.
”Noi vogliamo che il Ministero per gli italiani nel mondo sia un ministero con portafoglio, con piena capacità decisionale e di investimento. Gli italiani residenti all’estero non smettono di essere italiani e, pertanto, hanno gli stessi diritti e doveri di chi rimane a vivere sul territorio nazionale. Allo stesso tempo, hanno bisogno delle stesse tutele e incentivi, degli stessi investimenti per le loro attività imprenditoriali e culturali”, rimarca il candidato al Senato Vincenzo Odoguardi.