Sul quotidiano Il Mattino focus sugli italiani nel mondo. Sono quasi 5 milioni e chiedono di poter avere qualche beneficio in più dal proprio Paese in materia di tasse, sanità e burocrazia. Sono gli italiani all’estero che, nonostante la riduzione dei parlamentari, dovranno eleggere 8 membri per Montecitorio e 4 per Palazzo Madama.
I plichi per il voto a distanza giungeranno tramite posta in settimana – in alcuni casi sono già arrivati – e le schede andranno consegnate entro il 22 settembre, tre giorni prima dall’apertura delle urne in Italia.
Assai sentita è la sfida elettorale tra gli italiani di Bruxelles: qui anche per la vicinanza del Parlamento europeo, tutti si sentono pienamente cittadini europei, ma vorrebbero maggiore vicinanza dal proprio Paese. Tante le richieste ed aspettative di chi vive all’estero nella scelta del candidato: dalla cancellazione dell’Imu a migliori servizi consolari. Ma c’è anche chi si è distaccato e dice: “Non so se voterò, se ne avrò il tempo deciderò all’ultimo momento”. Del resto, alle scorse elezioni decisero di inviare il proprio voto soltanto il 30 per cento di chi ne aveva diritto.