Anche durante la terza giornata di lavori della Plenaria CGIE, in corso al ministero degli Esteri, è intervenuta la Sen. Laura Garavini, Pd, eletta nella ripartizione estera Europa.
“E’ un momento importante per gli italiani all’estero, non ci sono motivi o elementi di scontro”. Sul voto estero “ci deve essere qualcosa che ci sprona ad agire in modo più sinergico e aperto possibile”.
Garavini interviene al dibattito sulla riforma del voto all’estero: “Si tratta – prosegue la senatrice dem – di definire una legge che varrà per tutti, lo sforzo di sintesi deve essere il faro che ci deve orientare”.
Secondo Garavini nel documento della III Commissione “Diritti civili, politici e partecipazioni” del CGIE “ci sono aspetti condivisi sia dalla forza politica che rappresento ma anche, credo, da altre forze politiche. Diversi punti ci vedono convergere su diversi concetti”.
E’ importante “ribadire l’importanza della Circoscrizione estero” ma anche “vedere garantito il numero dei parlamentari” eletti oltre confine.
“Come Pd ci interroghiamo da tempo su come formalizzare al meglio la riforma di voto”, continua Garavini ricordando la proposta di legge presentata alla Camera nei giorni scorsi. “Ci siamo premurati di dotarci di una proposta che non vuole essere una mancanza di rispetto al CGIE, anche nella tempistica, ma al contrario un tentativo di cercare insieme soluzioni che ci consentono di pervenire a una riforma”.
Ancora sul voto degli italiani nel mondo: “Siamo tutti d’accordo sull’opportunità di una stampa centralizzata, sull’invio attraverso la raccomandata con ricevuta di ritorno (uno strumento utile perché ci aiuta a togliere dal campo irregolarità), e sull’individuazione di 4 sedi per lo spoglio. Ci sono una pluralità di aspetti che ci vedono tutti convinti di questa necessità e opportunità”.