“La decisione del tribunale di Venezia in merito al ricorso di “siamo Veneto” attraverso cui è stata sollevata la questione di incostituzionalità della normativa che regola il voto degli italiani all’estero, che rimanda tutto al giudizio della Corte costituzionale, rappresenta un passaggio importante nella configurazione dell’esercizio del diritto di voto all’estero e del suo futuro, che non può essere trascurato e che deve essere un monito per le opportune modifiche alla legge Tremaglia che dovranno essere apportate inderogabilmente nella prossima legislatura”. Lo dichiara in una nota Aldo Di Biagio, candidato in Ripartizione Europa per la Camera dei Deputati nella lista “Civica Popolare”.
“In molti si stanno chiedendo se questa pronuncia possa in qualche modo compromettere lo svolgimento delle prossime consultazioni elettorali in circoscrizione estero o avere qualche conseguenza sulle modalità di voto – spiega – pertanto vorrei chiarire che questo passaggio non inficia e non potrebbe inficiare l’attuale disciplina che rimarrebbe inalterata per le prossime elezioni, non sussistendo ovviamente le condizioni, normative istituzionali e organizzative, tali da legittimare una qualsiasi forma di intervento”.
Di Biagio conclude: “Anche il Cgie ha giustamente posto da tempo la questione che dovrà necessariamente essere affrontata nella prossima legislatura, abbiamo dunque l’esigenza di individuare gli strumenti più adeguati per garantire la correttezza del voto modificando la Tremaglia nei prossimi mesi, su questo l’impegno deve essere chiaro e non limitato alla solita retorica pre-lettorale”.