La Sen. Laura Garavini, eletta con il Partito Democratico nella ripartizione estera Europa e poi passata con Italia Viva di Matteo Renzi, ha pronunciato alcune dichiarazioni, intervistata da una semisconosciuta web tv argentina, che meritano di essere commentate.
In sintesi: secondo la voltagabbana – dal Pd a Italia Viva è stato un attimo, con buona pace dei suoi elettori – non c’è neppure un eletto all’estero nel governo Draghi perché gli eletti oltre confine avrebbero dimostrato di essere “opportunisti” e “trafficoni”. Addirittura?
Il riferimento è ai senatori Ricardo Merlo e Raffaele Fantetti e alla loro battaglia per tentare di mettere in salvo il Conte 2, formando un gruppo parlamentare di “costruttori”, come venivano chiamati in quei giorni.
Ricordando che il Sen. Merlo è stato sempre coerente, fin dall’inizio della legislatura, appoggiando il primo e il secondo governo Conte, forse la signora mentre parlava si stava guardando allo specchio. Infatti, chi può esserci di più opportunista e trafficone del suo capo Renzi e di tutti i suoi seguaci?
Badate, stiamo parlando di uno che dopo il famoso Papeete di Salvini ha contribuito con forza a formare il secondo governo Conte, per poi lasciare il Pd e creare, con un gruppo di transfughi, Italia Viva. Partito con cui ha ricattato fino all’ultimo l’esecutivo, fino a costringere l’allora premier alle dimissioni. Dite dunque, conoscete qualcuno più trafficone di così?
La genialata del senatore toscano ha causato un pandemonio politico in Italia, una crisi istituzionale gravissima, per giunta in piena pandemia. Una crisi che ha bloccato il Paese per quasi due mesi e che ha provocato, tra le altre cose, ritardi fortissimi nell’invio dei ristori a quegli impresari e commercianti danneggiati dal Covid e dalle seguenti restrizioni legate al virus.
Non solo: Renzi e compagni, con il loro comportamento assurdo, che di fatto aveva come unico obiettivo quello di mandare a casa Giuseppe Conte – il Mes è sparito dal dibattito politico un minuto dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, chissà perché -, hanno riportato al governo la destra, con Salvini e Berlusconi. Oggi per oggi, per esempio, abbiamo come delegati all’Editoria e alla Giustizia due rappresentanti del partito del Cavaliere, alla faccia del conflitto d’interesse. Siamo senza parole. Anche di questo Garavini è complice, insieme ai vari Rosato, Boschi e compagni.
Dunque la Senatrice viene eletta in Europa con i voti della sinistra per riportare la destra nei Palazzi del potere. Chissà come sono contenti i suoi elettori…
Merlo non è stato riconfermato? A noi, che non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti di nessuno e che diciamo sempre ciò che pensiamo nella maniera più libera possibile, sarebbe piaciuto molto vedere, per esempio, la stessa Garavini occupare la poltrona che fin dall’inizio della legislatura era stata del presidente del MAIE. E se non lei, un altro eletto all’estero.
Invece niente: il governo Draghi ha deciso di lasciar fuori i rappresentanti parlamentari degli italiani nel mondo. Si è trattato, secondo noi, di un vero e proprio schiaffo in faccia agli oltre sei milioni di connazionali che vivono oltre confine. E in tutto questo, Garavini per spiegare l’assenza di un eletto all’estero al governo mette in piedi una supercazzola che non regge neppure per un secondo. Però lei è contenta: si vede che l’alleanza con Salvini e Berlusconi alla fine le piace pure.
Arriveranno le elezioni, prima o poi. Speriamo presto. Probabilmente sarà l’addio alla politica da parte della Senatrice voltagabbana.