Continua a crescere l’export made in Italy. Nel mercato britannico e cinese, in particolare. Nonostante la pandemia e la Brexit, infatti, l’Italia mantiene un trend positivo nelle esportazioni verso la Gran Bretagna, a differenza di altri membri dell’UE.
Secondo quanto rilevato da La Provincia di Lecco, che riporta un’analisi di Osservatorio Food, risulta che centrale per lo sviluppo delle esportazioni italiane è il ruolo dei Big Retailer: il 95% degli shopper britannici acquista infatti prodotti italiani al supermercato.
Cosa, principalmente? Pasta secca (95%), sughi per la pasta (67%) e formaggio (60%) sono in cima agli acquisti. Più di due consumatori su cinque comprano prodotti made in Italy anche all’interno di negozi specializzati.
Il 66% dei britannici indica la cucina italiana tra le top tre preferite a livello globale, un dato che sale al 70% se si considerano solo le risposte degli under 55 anni.
E in terra cinese? Nei primi sei mesi del 2021, secondo il report dell’Ufficio di Statistica della Dogana cinese, l’interscambio commerciale tra Cina e Italia ha raggiunto i 34,93 miliardi di dollari, con un aumento del 46,5% su base annua. In questo contesto – scrive MF – la vendita del Made in Italy in Cina ha raggiunto quota 15,48 miliardi, con un incremento straordinario del 72,2% su base annua, mentre l’export della Cina in Italia ha sfiorato i 19,5 miliardi, il 31% in più rispetto alla prima metà del 2020.
Nel confronto con i principali Paesi membri dell’Ue, sia l’interscambio commerciale tra i due Paesi che l’export del Made in Italy in Cina si sono piazzati al primo posto. La Cina si conferma quindi il primo partner commerciale del Belpaese nel continente asiatico, mentre l’Italia rappresenta il quarto partner commerciale della Cina all’interno dell’Unione europea.