Cari amici,
con l’ottimo risultato ottenuto alle Politiche 2018 dal centrodestra in generale, e da Forza Italia in particolare, siamo felicemente arrivati a quella che per quanto mi riguarda considero la fine di un percorso.
Ho sempre pensato, infatti, che in politica, come nella vita, è sempre meglio ritirarsi cullati dall’onda del successo, piuttosto che scomparire banalmente nel silenzio più assordante.
Lascio dunque la guida del dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia, convinto come sono di avere risollevato un dipartimento che di fatto era inesistente, completamente compromesso dalle precedenti gestioni. Oggi Forza Italia, quando si tratta di italiani nel mondo, è un partito presente, attivo, organizzato. Partecipa al dibattito pubblico e ha una squadra di coordinatori sul territorio che portano avanti la visione politica del presidente Silvio Berlusconi in Europa, nelle Americhe, in Australia.
La mia decisione ha a che vedere anche con la mia sfera privata. Infatti, dopo una importante operazione al cuore subita alcune settimane fa, ho scelto di vivere ritmi meno frenetici e di dedicarmi più da vicino ai miei affetti, a mia moglie, alla mia famiglia, che sono da sempre la mia forza più grande.
A prendere il mio posto sarà il Sen. Lucio Malan, collega che stimo e che ha collaborato con me alla stesura delle liste elettorali in occasione delle ultime elezioni politiche. Da parte sua ho avuto sempre collaborazione e insieme abbiamo saputo trovare accordi sui progetti e sui percorsi. Sono certo che il collega Malan farà bene, dando continuità e migliorando quanto è stato fatto nel corso degli ultimi anni a livello di Parlamento e territorio.
Nel giugno 2014 ho preso in mano una struttura in crisi, senza risorse, senza futuro, ma mi sono rimboccato le maniche e con tanta volontà e passione sono riuscito a mettere insieme risorse personali e alcuni preziosi collaboratori per ridare al dipartimento Italiani all’estero di Fi quello smalto che aveva tristemente perso.
Quattro anni dopo, non senza difficoltà, non senza incidenti di percorso e qualche piccola delusione, il partito ha ottenuto tre eletti all’estero in Parlamento, può avvalersi di decine di coordinatori in tutto il mondo ed è tra le forze protagoniste del dibattito politico che ruota intorno all’universo degli italiani nel mondo.
Sono stati anni molto importanti, per me, per il partito. Se mi guardo indietro mi rendo conto che è stato fatto davvero tantissimo. Penso anche al percorso fatto con il MAIE e con il suo ottimo presidente, il Sen. Ricardo Merlo, oggi sottosegretario agli Esteri, sempre alla ricerca di soluzioni per migliorare la qualità di vita dei nostri connazionali residenti oltre confine.
Penso ai tanti incontri istituzionali con Ambasciatori e Consoli in giro per il mondo, una esperienza molto stimolante che ogni volta mi ha arricchito culturalmente e mi ha consentito di toccare con mano, e dunque di verificare e approfondire, i veri problemi delle nostre comunità all’estero.
Non posso dimenticare, inoltre, i numerosi contatti personali che ho avuto con il presidente Berlusconi durante la mia gestione. Fino al giorno in cui, durante un pranzo ad Arcore, mi propose di candidarmi e io rifiutai, rispondendo che preferivo conservare il ricordo delle passate legislature durante le quali ho davvero potuto assaporare la vera politica parlamentare.
Cala il sipario, dunque, sulla mia gestione del dipartimento Fi dedicato al mondo dell’emigrazione e del Sistema Italia oltre confine, ma gli italiani all’estero saranno sempre uno dei temi su cui Forza Italia continuerà a impegnarsi, sempre in difesa dei loro diritti.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato durante questa esperienza, coloro che mi hanno sostenuto e aiutato nel lavoro di costruzione della squadra, nel mondo fondamentale della comunicazione.
Grazie soprattutto ai tantissimi elettori che hanno deciso di votare per i nostri candidati, consentendoci di ottenere in certe zone del mondo, penso per esempio al Nord e Centro America, risultati da record.
Non smetterò di guardare al futuro, alle prossime sfide, ai progetti che verranno. Mi dedicherò a tempo pieno alle mie attività imprenditoriali, ma con un occhio sempre puntato alla politica. Perché il domani è sempre in grado di sorprenderti ancora.
Sen. Dr. Vittorio Pessina