Vittorio Pessina è responsabile nazionale del dipartimento Italiani all’estero per Forza Italia. Senatore con Fi durante la XIV Legislatura, è stato importante imprenditore nel settore della comunicazione nonché un innovatore del settore pubblicitario in Italia.
Senatore Pessina, come giudica il lavoro e la nomina del Sottosegretario Merlo agli Esteri?
È uno degli aspetti più positivi di questa nuova legislatura. Nessuno capisce le problematiche degli italiani all’estero meglio di lui, anche per l’attivismo dimostrato in questi anni.
Esiste ancora il Centrodestra così come si era presentato alle elezioni negli scorsi anni? Rimane una possibilità di alleanza con la Lega?
Così come lo conoscevamo il Centrodestra è esaurito o in via di esaurimento. Quello che è certo è che la sua ideologia, con la sua elevata componente di moderati, non può rimanere senza un partito di riferimento. Una soluzione prima o poi si troverà. Quali saranno i nuovi protagonisti però credo che nessuno sia in grado di prevederlo. Ma avverrà, è un fatto indiscutibile.
M5S e Lega sono entrambi vicini al 30% secondo i sondaggi. Questa alleanza di governo con una popolarità così alta durerà fino a fine legislatura?
La risposta potremmo averla solo con la palla di cristallo. È indubbio che ci sia una grossa corrente in questa direzione, che poi riescano a esaudire tutte le promesse faraoniche fatte durante il periodo elettorale è tutto da verificare. Sono convinto però che non si arrivi al completamento della legislatura, i problemi sono troppo grossi e difficilmente risolvibili.
C’è la possibilità che Forza Italia sostenga Salvini qualora decidesse di troncare la sua alleanza con i 5 Stelle?
Difficile capirlo. Sulle tematiche della sicurezza e dell’immigrazione possiamo trovare un punto comune, il fatto che tutte le altre problematiche sollevate dai 5 Stelle e appoggiate dalla Lega sarei molto più perplesso, in particolare sulle infrastrutture. L’interruzione di opere indispensabili per il futuro sviluppo del Paese sarebbe un disastro, senza contare l’immagine che stiamo dando dell’Italia all’estero. Se questo è finalizzato a tentare di trovare miglioramenti negli accordi internazionali può essere un discorso condivisibile, ma questo non può mettere in discussione il completamento dei lavori.
Vista la sua età e le oggettive novità dei nuovi attori e temi della politica, Berlusconi è ancora un leader spendibile per il Centrodestra e per Forza Italia?
Berlusconi rimane ancora un leader spendibile per l’esperienza maturata in questi lunghi anni di politica attiva, per la passione politica e amore per il Paese. Che ci sia un problema di rinnovamento e organizzazione del partito nelle sue strutture e indirizzi è indubbio. Anche relativamente al mio dipartimento. Detto questo, Forza Italia ha triplicato il numero dei suoi eletti all’estero, un successo che va mantenuto e alimentato. Non bisogna fermarsi a questo risultato anche relativamente al punto interrogativo sulla durata del governo. Mi auguro ci sia qualcuno che possa svolgere un nuovo ruolo operativo, sarà uno dei temi di cui discuterò nel partito.
Non teme un rischio di transfughi da Forza Italia alla Lega?
All’estero non credo. Lì il simbolo di Forza Italia è ancora molto radicato è l’immagine di Berlusconi è ancora molto positiva.
Taglio dei vitalizi: una giusta riduzione delle spese o tentativo di raccogliere nuovi voti? Qualora approvato investirebbe anche lei?
Non ho idea di quanto possa riguardarmi, ma la trovo comunque una mossa estremamente populista, i risparmi che si otterrebbero sarebbero molto bassi. Che ci debba essere una sorta di sostegno per coloro che hanno terminato il proprio percorso parlamentare e debbano reimmettersi nella vita sociale quotidiana con un contributo dello Stato mi sembra abbastanza normale. Che poi questa operazione rischi notevoli contenziosi è sicuro. Tra l’altro è poco rilevante per gli interessi del Paese.
Ci sono criticità insuperabili sul DL Dignità per Forza Italia?
Andrebbe approfondito, così come è nato non è di nostro interesse. Spero che con l’attività parlamentare si possano introdurre modifiche che lo rendano più accettabile per gli interessi dei lavorati. Così com’è non è utile né condivisibile.
Tema caldo dell’estate: migranti. C’è davvero un rischio di deriva razzista per il nostro Paese?
Temo che il razzismo sia diventato un problema. La sensibilizzazione verso questi problemi è diventata talmente elevata che la conseguenza non può che essere un rifiorire di atteggiamenti razzisti.
La politica può avere alimentato questo clima d’odio nei confronti degli stranieri e delle persone di colore?
Questo non credo, la politica non ha fatto altro che cercare di porre rimedio a situazioni insostenibili come quella degli sbarchi. L’enfatizzazione ha portato a una grande attenzione da parte di tutti.
Nel suo futuro c’è ancora la politica?
La mia passione per la politica è ancora alta, però devo capire come sarà impostata l’organizzazione del mio partito e del mio dipartimento. Spero ci sia un potenziamento anche rispetto al passato.