Vittorio Feltri torna a dirigere il quotidiano ‘Libero’, da lui fondato nel 2000, dopo 16 anni. Oggi Maurizio Belpietro firmerà il suo ultimo numero da direttore. Per i primi 9 anni del quotidiano, Feltri ne è stato anche l’editore.
Vittorio Feltri è nato a Bergamo, figlio di Angelo e Adele Feltri, a 19 anni inizia a collaborare con l’Eco di Bergamo; e’ il 1962 e il giovane Vittorio ‘debutta’ come critico cinematografico. Si trasferisce quindi a Milano dove viene assunto come praticante da La Notte. Nel ’77 approda al Corriere della Sera diretto da Piero Ottone; dopo una pausa in cui fra l’altro scrive sul mensile Prima Comunicazione, tornera’ al quotidiano di via Solferino come inviato speciale.
In quegli anni Feltri e’ tra coloro che difendono pubblicamente Enzo Tortora. Nell’89 assume la direzione de L’Europeo riuscendo, in due anni, a far lievitare le copie vendute. Nel ’92 e’ alla guida de L’Indipendente, in grave crisi di vendite. Sono gli anni di ‘Mani Pulite’ e Feltri riuscira’ a rilanciarlo cavalcando l’indignazione popolare e trasformando la creatura di Ricardo Franco Levi, come dira’ lui stesso in un’intervista, da "sala da tè in una trattoria".
Complice l’incontro con Silvio Berluconi nel ’93, l’anno seguente viene chiamato alla guida de Il Giornale, dopo l’uscita di scena di Indro Montanelli, dove rimarra’ per 4 anni, raddoppiando quasi le vendite a circa 250mila copie. "Me ne sono andato perche’ ne avevo piene le balle. Dopo 4 anni… i giornali sono come le donne, a un certo punto ti stufi", spieghera’.
Si arriva cosi’ all’avventura di Libero, quotidiano vicino al centro-destra, ma che non lesina critiche alla sua classe dirigente con i toni irriverenti e spregiudicati che caratterizzano il giornalista lombardo. La prima copia uscira’ il 18 luglio 2000. Nel 2009 Feltri assume di nuovo la guida del Giornale, subentrando a Mario Giordano. Lo lascera’ nel 2010 per tornare a Libero nel ruolo di direttore editoriale, a fianco di Maurizio Belpietro. Nel 2001 approdera’ ancora una volta al Giornale come editorialista.
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