Ieri, a scoppio ritardato e in modo a dir poco ipocrita e "peloso", il terzetto Fini-Casini-Rutelli ha cantato in coro: "aboliremo i vitalizi agli ex parlamentari!". Sono anni che lo scrivo a tutte le forze politiche e a tutti i quotidiani (e in un mio libro in questo momento in produzione) e solo una risposta credibile mi arrivò, fu Antonio Di Pietro in persona che mi promise con una email di intervenire.
Le mie idee sono molto lontane da quelle dell’IdV, ma lo ringraziai e, devo dire, mantenne la parola. Dopo pochi mesi, esattamente il 21/09/2010 (esiste documentazione video su Youtube trasmessa anche dalla trasmissione Report su Rai3) l’on. Borghese dell’IdV propose alla Camera, con regolare votazione, di eliminare questa vergogna. Risultato: 22 deputati favorevoli all’abolizione e 498 contrari. Certamente i partiti di Fini, Rutelli e Casini figuravano tra i 498 voti finalizzati a mantenere il vitalizio dopo soli 5 anni.
Nel filmato si può sentire il vicepresidente della Camera Lupi dichiarare che l’Ufficio di Presidenza è contrario. Si possono ascoltare anche casi inaccettabili di parlamentari che percepiscono oltre tremila euro mensili a vita per aver presenziato un solo giorno.
Presidente Monti, prenda nota! Come mai questi tre individui, i quali hanno militato in decine di forze politiche differenti, dalla sinistra alla destra, transitando da tutta la scala dei grigi come dal bianco al nero, ora sbandierano questa proposta? Con che coraggio? Come mai fino a ieri e per 29 anni di loro permanenza in parlamento non ci hanno mai pensato? Sono stati eletti per la prima volta tutti e tre nel 1983 ai tempi di Sandro Pertini! Si vergognino loro, si vergognino tutti i 498 farabutti che davanti agli italiani hanno protetto un privilegio assolutamente irrazionale e inadeguato quanto immeritato.
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