Dopo i controlli migratori degli ultimi giorni nella costa Nord e le conseguenti detenzioni degli stranieri in posizione migratoria irregolare nel Paese, sono state diffuse da diverse persone, alcune sicuramente in buona fede, informazioni false e confusionarie relative a fantomatici rinnovi o proroghe a oltranza della permanenza turistica in Repubblica Dominicana.
A tale proposito, considero che la legislazione dominicana rimane abbastanza lacunosa, un po’ confusa e poco trasparente, pertanto ritengo doveroso chiarire la situazione reale, quella che si riferisce strettamente ai testi legali e quella relativa alla loro applicazione pratica, puntualizzando che dove l’applicazione pratica differisce dai testi legali potrebbero esserci nel tempo variazioni inaspettate e non prevedibili.
COSA PREVEDE ESATTAMENTE LA LEGGE?
L’articolo 83 del regolamento di applicazione della Ley de Migración (foto qui in basso) stabilisce che, oltre i 30 giorni di permanenza previsti dal visto turistico, si può richiedere UNA VOLTA SOLA una proroga di 60 giorni massimo, in un’unica soluzione, e sperare che venga concessa dimostrando vari requisiti tra i quali la solvibilità economica sufficiente (NDR: e a condizione che non si stia utilizzando la permanenza turistica per scopi non permessi, ad esempio lavorare). Scaduti questi, NON esiste possibilità di ulteriore proroga o rinnovo.
COME VIENE APPLICATA LA LEGGE?
Al momento, se non ci sono variazioni dell’ultim’ora e ripromettendomi di riportarle nel caso ci fossero, questo articolo di legge risalente al 2011 viene applicato in modo ancora più restrittivo rispetto a quando il testo è entrato in vigore. Essendo stata negli ultimi anni ridotta la validità del visto turistico a 30 giorni (fino a qualche anno fa erano 60), anche la proroga UNICA che può essere richiesta alla sua scadenza è stata ridotta a 30 giorni, dopo i quali se non si lascia il Paese si rimane in status migratorio irregolare e non si possono più richiedere ulteriori proroghe.
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