Renato Brunetta, Capogruppo di Forza Italia alla Camera, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, e ha parlato di politica e magistratura: “Ci sono magistrati distaccati dal loro specifico mestiere e fanno altro. Senza demonizzazioni verso nessuno, ma solo per trasparenza, bisogna conoscerne i numeri. La magistratura tuona sempre sui ranghi ridotti, sui buchi d’organico, poi ci sono due o trecento personalità di grande capacità e di grande prestigio che invece di essere al proprio posto sono altrove. Se uno fa il Pm, poi si candida sindaco, non viene eletto e torna a fare il Pm, sempre nella stessa città, la cosa non è molto bella dal punto di vista dell’indipendenza e della correttezza. Tutto questo necessità di regole e trasparenza. Cose che al momento mancano. Il Pd si sta rivelando ancora una volta come il Partito dei giudici, o di certi giudici, di certi magistrati, molto affini al Partito Democratico, rispetto ai quali il Pd vuole le massime garanzie di porte girevoli”.
Sul boom del Movimento Cinque Stelle nei sondaggi: “Cavalcano l’antipolitica e in questo momento la cosa tira. Qualunque cosa possa fare di negativo il Movimento Cinque Stelle viene perdonata. Sia a Genova che a Roma, dove sono accadute cose grottesche, ridicole, paradossali. A Roma non riescono a trovare un capo di gabinetto, hanno cambiato più di 7 assessori, Roma è abbandonata a sé stessa, in questa settimana cruciale per la Capitale, che ospiterà l’Europa, il Mondo, il sindaco è a sciare. I medici le hanno raccomandato riposo? Io ho mal di schiena eppure sono qui in ufficio! In questo momento tutto quello che fanno quelli del Cinque Stelle non conta, non viene visto, fino a quando non ci sarà il risveglio”.
Sulle parole di Dijsselbloem: “Vedo che l’incauto Dijsselbloem dice che i cittadini dei Paesi del Sud, dei Paesi mediterranei sperperano in donne e alcol. Beh, se questa è l’Europa: alla larga. Se l’Europa è quella della Merkel, del surplus egoistico tedesco, del ‘sangue, sudore e lacrime’, delle botte date alle politiche monetarie espansive di Draghi. Allora, alla larga. Da Dijsselbloem inaccettabili pregiudizi. Se l’Europa è questa, che dio ce ne scampi e liberi. Non è questa l’Europa dei miei sogni”.
Sul centrodestra e i rapporti con Salvini: “Nel centrodestra è giusto che si apra un dibattito sull’Europa. Io non dico fuori dall’euro, ma se l’Europa rimane questa l’Europa non esiste più. Berlusconi? Il tempo è galantuomo, aveva ragione su Pratica di Mare, sulla Libia, sul Mediterraneo, sulle migrazioni, sulla grande alleanza antiterrorismo, in politica estera Berlusconi aveva ragione. Il rapporto con Salvini? Ottimo e abbondante, lui è leader della Lega, ha le sue idee, i suoi voti, ha triplicato i voti della Lega da quando è segretario, non credo però sia maggioritario né dal punto di vista dei voti che dal punto di vista ideale, anche se lui e il salvinismo sono fondamentali per il centrodestra. Il centrodestra è ancora maggioritariamente Berlusconiano”.
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