“Ritengo di aver agito in buona fede e spieghero’ le mie ragioni ai magistrati”: così risponde il sindaco di Roma, Virginia Raggi, sulle vicende giudiziarie. E aggiunge: “Ho sentito Beppe Grillo, mi ha incitato ad andare avanti. Continueremo a lavorare. Siamo orgogliosi del lavoro fatto. Stiamo facendo un cambiamento radicale”.
Insomma, la sindaca di Roma, all’indomani della chiusura delle indagini a suo carico, guarda avanti: “Stiamo facendo il massimo e faremo ancora di piu’ per Roma. Non molliamo”.
Per Virginia Raggi si fa concreto il rischio di un processo per abuso d’ufficio in relazione alla nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica e per falso per quella alla direzione Turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, gia’ ex capo del personale. Ma la sindaca, come spiega il suo avvocato Alessandro Mancori, “e’ tranquilla. Soprattutto per quanto riguarda la nomina di Romeo, che e’ stata fatta in accordo con l’avvocatura del Comune. Al momento non escludiamo nessuna possibilita’: dal deposito di una memoria, alla richiesta di essere ascoltati o entrambe”.
La situazione che riguarda Roma naturalmente torna ad alimentare la polemica politica. Matteo Renzi: “Vedremo se quelli che ci facevano la predica urlando ‘Onestà’ riusciranno a provare la loro innocenza nelle aule di tribunale, cosa che ci auguriamo”. Silvio Berlusconi: “Non si deve dimettere per avviso di garanzia, semmai per incompetenza. Grillo ha sempre gridato contro altri, poi quando capita a loro cambiano idea”. Matteo Salvini ribadisce il no alle dimissioni e sottolinea, “non ha fatto niente” per Roma. “Salvini e’ molto benevolo, si vede che non vive a Roma. La situazione della citta’ e’ disastrosa”, rincara Giorgia Meloni.
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