“La pena inflitta ai due cittadini somali che si sono macchiati del grave reato di violenza sessuale è a dir poco ridicola. E’ ora di modificare la legge inasprendo gli anni di reclusione per chi si macchia di così gravi reati, ancor più se di gruppo. Chi danneggia l’integrità psicofisica delle donne utilizzando la violenza e la prevaricazione non può cavarsela con così poco e soprattutto auspichiamo che il Governo Monti si muova per stipulare degli accordi bilaterali affinché questi criminali possano scontare la pena nel proprio paese di origine invece di affollare le carceri e poi svuotarle con l’ultimo vergognoso decreto in via di approvazione, che mina la sicurezza dei territori e la serenità dei cittadini. Una vita rovinata non può e non deve avere prezzo. L’unico risarcimento di un danno così grande e irreparabile deve essere una giustizia più severa e l’espulsione dal nostro paese” – lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, Presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale in merito alla condanna a sette anni di reclusione per i due cittadini somali che nel febbraio dello scorso anno violentarono una ventenne romana nell’ex ambasciata somala in via dei Villini, a Roma.
“Ricordiamo che i fatti avvennero all’interno di uno spazio occupato abusivamente. Per questo rinnovo l’invito al Prefetto di Roma ad identificare e sgomberare gli occupanti degli oltre 100 stabili mappati dalla Commissione Sicurezza ancora in mano all’illegalità tollerata dalle istituzioni” – conclude Santori.
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