Tre anni e mezzo di reclusione. Questa la condanna inflitta oggi dal Gup di Roma nei confronti di Alexandro Vitalone, 32 anni, figlio dell’ex ministro Claudio Vitalone, accusato di aver violentato una minorenne a Roma nell’ ottobre del 2009. Una sentenza, arrivata con rito abbreviato, che giunge a pochi giorni dall’arresto di Vitalone per un altro episodio di stupro, ai danni di una ragazzina di 16 anni, avvenuto nel maggio scorso in un locale del centro storico di Roma.
Anche nel caso di questa prima violenza sessuale il modus operandi di Vitalone sembra ricalcare quanto avvenuto nel maggio scorso. L’uomo, secondo quanto accertato dalla Procura di Roma, il 7 ottobre del 2009 sul terrazzo di un albergo del centro ha abbordato una minorenne costringendola ‘a subire atti sessuali’. Un’azione violenta proseguita anche nell’ascensore dell’albergo dove il giovane ha continuato ad abusare della vittima.
La presunta violenza risale al 9 maggio scorso, quando la ragazza ha conosciuto Alexandro nei pressi di via Veneto. I due hanno passeggiato e scherzato insieme, poi qualche drink di troppo, in giro in macchina e a piedi per tutta la notte nei luoghi della movida romana, fino a Campo De’ Fiori. In un vicolo appartato nei pressi della piazza, intorno all’una – come poi ha riferito alla polizia – sarebbe stata costretta a un rapporto sessuale in strada, quando era ormai ubriaca. Il tutto tra il frastuono e la distrazione della movida romana, con decine di giovani nella vicina piazza. Poi di quella notte la vittima, in lacrime, non ricorda piu’ nulla.
Dopo qualche giorno i ricordi affiorano: la studentessa denuncia tutto agli agenti. Al termine delle indagini della Squadra Mobile di Roma, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere e’ stata emessa dal gip Nicotra presso il tribunale di Roma.
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