Viola Carofalo, leader di Potere al Popolo, parlando a Radio Cusano Campus a proposito del reddito di cittadinanza ha detto: “Che fosse una mezza fregatura questo reddito di cittadinanza si poteva prevedere. Si era capito che ci sarebbero state modifiche tali che avrebbero portato a farla diventare un’elemosina rispetto alla misura che era stata annunciata in campagna elettorale. Il reddito è un provvedimento giusto, ma questo somiglia moltissimo al Rei di Gentiloni, è un piccolissimo contributo che non cambia le condizioni di vita di chi lo percepisce ed è legato in maniera fantascientifica al discorso lavoro. E’ stata un po’ l’operazione che si è fatta con quota 100, grandi promesse, ma poi alla fine la montagna ha partorito il topolino. Mi sembra assurdo che il reddito debba essere produttore di precarietà anziché di stabilità. I navigator finora sono gli unici che hanno trovato lavoro con il reddito di cittadinanza, ma è un lavoro precario”.
Potere al popolo non partecipa alle elezioni europee. “Non avendo scappatoie, simboli da prendere in subaffitto, purtroppo non abbiamo potuto partecipare. Per presentarsi c’è bisogno di 180mila firme, ovviamente chi ha potuto utilizzare simboli preesistenti come Marco Rizzo che si è agganciato al KKE oppure La Sinistra che si è agganciata al GUE hanno potuto farlo. E’ una garanzia per chi già è dentro al meccanismo istituzionale e si garantisce di non avere concorrenza. Sinistra è un termine che non amo moltissimo perché rimanda a tante esperienze fallimentari, a me piace l’idea del potere popolare. Il popolo non deve essere soltanto una cosa di destra, sarebbe bello riprendersele le parole che ci rubano”.
Sui romani che cacciano i rom. “Cacciano i rom perché, a fronte di problemi sociali enormi, c’è stato un abbandono totale sia da destra che da sinistra. Se uno crede che i suoi problemi siano i rom e i migranti, non è che sia matto lui, il problema è che vive un disagio fortissimo che nessuno ha affrontato. Di queste periferie si parla pochissimo, se la sinistra fosse stata in queste periferie non avrebbe lasciato queste persone preda di molti gruppi fascisti e discorsi razzisti. Però non è tutto così, ci sono tanti esempi di solidarietà sociale in questi contesti, ma fanno meno notizia”.
Su Greta Thunberg. “Noi abbiamo partecipato a tutte le varie manifestazioni in Italia. Mi sembra il minimo che si inizi a ragionare in prospettiva di fronte all’emergenza climatica. Ho letto dei titoli di giornali che sono vergognosi. Se la libertà di espressione è dare della rompiballe ad una ragazzina di 16 anni, mettendola in prima pagina, mi sembra che sia una cosa che non sta né in cielo né in terra. Non è che sia diventata la mia eroina assoluta, è una ragazza che dice cose sensate, forse tanti tromboni che stanno lì a farsi le pippe mentali su chi la manipola, avrebbero dovuto interrogarsi prima sui temi di cui Greta parla”.