Il mondo del vino e delle Istituzioni si è dato appuntamento per il secondo anno a Bruxelles per ribadire la centralità socioeconomica e culturale del vino, prodotto identitario dell’Europa e dell’Italia.
Un appuntamento che ha rappresentato una sorta di preview dell’edizione 2025 della rassegna che andrà in scena a Verona dal 6 al 9 aprile prossimi.
Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha commentato: “In questo momento complicato dobbiamo tutelare il prodotto italiano e le esportazioni dei vini nazionali. Per questo incontrerò il commissario europeo per il Commercio Šefčovič e insisterò affinché possa essere tutelata la produzione italiana e quindi l’esportazione dei nostri prodotti di qualità anche sul mercato americano.
A Roma presenteremo il piano d’azione per l’export, a dimostrazione che il Governo segue con grande attenzione ogni nostra impresa che si internazionalizza e che esporta. Combatteremo anche a New York presso l’Organizzazione mondiale della Sanità per cercare di vincere la stessa battaglia che abbiamo vinto qui a Bruxelles. Perché noi siamo convinti assolutamente che il vino non faccia male, anzi, il vino fa bene se consumato con moderazione”.
“La criminalizzazione del vino va evitata all’interno dell’Unione europea – ha aggiunto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida – ed è una battaglia su cui anche le forze politiche nazionali dovrebbero trovare un punto di incontro.
Non si tratta di una questione sanitaria o scientifica, ma di riconoscere il valore della nostra cultura alimentare, in cui il vino è protagonista e contribuisce alla longevità. Ne discuteremo a Verona con il Commissario all’Agricoltura, Christophe Hansen e con quello alla Salute, Olivér Várhelyi”.