“Osserviamo con grande attenzione e curiosità il lavoro dei rappresentanti degli italiani all’estero nel Parlamento italiano; con stupore, notiamo che la maggior parte di loro – non tutti, ma sono pochi quelli che si salvano – commenta fatti noti, inaugura mostre fotografiche, organizza simposi alla Camera o al Senato, partecipa a cocktail organizzati presso le sedi diplomatiche, presenta libri… Pochi, pochissimi, sono coloro che si mostrano concentrati sul lavoro a favore degli italiani nel mondo. E non è un discorso di maggioranza e opposizione, di destra e sinistra, ma trasversale”. Lo dichiara in una nota Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE.
“A differenza dei parlamentari eletti nei partiti romani, quelli del Movimento Associativo Italiani all’Estero – nel corso degli anni – hanno lavorato con tenacia e determinazione, portando a casa risultati concreti, organizzando manifestazioni sul territorio – quando necessario – per protestare contro servizi consolari inesistenti o per chiedere a gran voce l’apertura di un’Ambasciata: tutte battaglie che sono state vinte dal Movimento e dalla comunità”.
“Senza dimenticare – prosegue Odoguardi – gli importanti obiettivi raggiunti a favore degli italiani nel mondo durante la presenza del MAIE nella stanza dei bottoni: aperture di Ambasciate e Consolati, nuove assunzioni alla Farnesina, fondi record destinati alla promozione della cultura italiana nel mondo, milioni di euro extra per le Camere di commercio italiane nel mondo. Insomma, la differenza si vede: quando è il MAIE a fare politica e a lavorare per le nostre comunità italiane oltre confine, i risultati arrivano”.