Un settore che è diventato ormai importante nell’economia mondiale. E l’Italia non fa eccezione. Il comparto del gaming sta diventando sempre più al centro degli interessi di una parte consistente di utenti e di conseguenza anche delle aziende. Quando si parla di gaming, infatti, bisogna considerare tutta una serie di interessi e di figure occupazionali che oggi sono importantissimi e richiestissime. Parliamo di programmatori, grafici, sviluppatori, sistemisti ma anche figure che riguardano il marketing, il sound engeneering, i dialoghisti, gli sceneggiatori e tanti altri. E questa spinta verso l’alto in termini di qualità dei giochi attrae sempre più giocatori. Infatti diverse recensioni e approfondimenti, come le recensioni su Betflag e tanti altri player del mondo delle sale da gioco virtuali o del videogaming in generale, dimostrano che l’offerta per gli utenti è sempre particolarmente ampia e aggiornata. Tutto questo ha portato il settore a sviluppare un giro d’affari importantissimo in Italia e nel mondo.
Videogame: un comparto in piena espansione
Dalle console degli anni ’80, passando per le rivoluzionarie Xbox e Playstation dei primissimi anni 2000, fino ad oggi dove i giochi passano per pc ultrapotenti e per i dispositivi mobili come tablet e smartphone, i videogiochi sono diventati un interesse sempre più diffuso e ricercato. Un interesse da parte degli appassionati e un interesse anche di tantissime aziende occidentali e asiatiche che vedono in questo comparto un’opportunità di crescita e guadagno come pochi altri settori.
L’Italia è allora uno dei Paesi mondiali che più sta apprezzando questa crescita, coinvolgendo sempre più utenti e lanciandosi anche in eventi e appuntamenti che attirano l’attenzione di gamer professionisti di tutto il mondo come l’University Master e la Coppa eFootball. Questi esempi fanno capire come si stia scegliendo di investire sempre maggiori risorse. E questo perché i ritorni economici sono parallelamente in crescita. Il noto report dell’osservatorio permanente sul settore del videogioco di IIdea ha scattato una fotografia interessante del fenomeno partendo dalla situazione in cui ci si trovava nel 2018. In quell’anno in Italia il giro d’affari ammontava a 1,80 miliardi di euro. L’anno successivo si è poi assistito ad un incremento dell’1,7%. Si è arrivati poi al 2020, anno di un vero e proprio boom del settore con un aumento del fatturato del 21,9%, pari ad un introito a livello nazionale di più di 2,2 miliardi di euro. Si passa dunque al 2021 anno nel quale però c’è stata una lieve contrazione. Il fatturato è stato di 1,8 miliardi di euro, un dato che è spiegato in parte dall’esplosione di un altro settore, quello parallelo delle piattaforme dedicate alle app per smartphone e tablet.
Una contrazione che però non si è verificata dal punto di vista dell’hardware. All’interno del calcolo del fatturato complessivo, infatti, si prende in considerazione anche tutto ciò che riguarda gli strumenti per giocare come computer, game station, console, accessori come sedie da gaming, volanti, cloche, gamepad, monitor e tanto altro. Ecco, per tutto questo c’è invece stato un incremento e in particolare per quanto riguarda le console l’aumento delle vendite è stato del 21,6%, pari ad un fatturato di 443 milioni di euro. Leggendo questi dati però bisogna fare i conti anche con delle problematiche contingenti come gli eventi mondiali e la crisi delle materie prime, fattori che incidono non poco sulla velocità di produzione e smistamento dei prodotti tecnologici. Questo, oltre ad un aumento dei prodotti, causa anche un rallentamento delle vendite previste. Insomma la situazione è più che positiva a parte qualche inciampo durante il percorso ma è chiaro che la passione per il gaming è sempre più diffusa scavalcando qualsiasi generazione e genere. Infatti i dati dicono che i videogiocatori in Italia sono attualmente circa 15 milioni, ovvero il 35% della popolazione tra i 6 e i 64 anni. Di questi gli uomini incidono per il 56% e le donne per il 44%. Un ultimo dato, a proposito della statistica dei videogamer è ancora interessante. Cioè: quanto sono coinvolti e appassionati i gamer? Per loro si parla di una media di 8,7 ore passate ogni settimana seduti a giocare al proprio gioco preferito. Un dato in leggero aumento rispetto al 2020 quando le ore settimanali di gioco erano 8,2.