Sembra pace fatta tra il leader della Lega, Matteo Salvini, e il premier Mario Draghi. La crisi di governo, dunque, non fa in tempo a nascere che appare già finita.
La tempesta era iniziata due giorni fa, quando i ministri del Carroccio non avevano partecipato al Cdm. Ma dopo un’ora di colloquio tra Salvini e Draghi a Palazzo Chigi, sembra che sia tornato il sereno.
I ministri della Lega prendono parte al Cdm di oggi, a differenza di quello di martedì, nonostante tra i temi oggetto di divergenza ci fossero anche le discoteche.
Salvini sui social commenta il faccia a faccia col premier: “Incontro molto utile: proposte e soluzioni condivise e impegno a confrontarci sul futuro dell’Italia ogni settimana. I giornali scrivano ciò che vogliono: un rapporto leale, franco e diretto risolve ogni problema e trova soluzioni”.
In una nota diffusa alle agenzie il Carroccio parla di “un clima cordiale e costruttivo, per il futuro hanno convenuto di vedersi almeno una volta alla settimana per fare il punto della situazione. C’è stata piena condivisione degli obiettivi economici, con un impegno comune affinché non ci siano aumenti di tasse. Il presidente Draghi e il senatore Salvini hanno toccato anche il tema delle riaperture, per allentare il più possibile limiti e restrizioni in caso di dati sanitari confortanti”.
Palazzo Chigi dirama a propria volta una nota, spiegando come ci sia stato “al centro del colloquio, che si è svolto in un clima cordiale e costruttivo, il tema della crescita economica. E’ stato confermato l’impegno del governo a evitare ogni aumento della pressione fiscale e a proseguire nel percorso delle riaperture, tenendo conto del miglioramento della situazione epidemiologica” è l’assicurazione del presidente del Consiglio.
Tra le altre cose, Salvini fa sapere di avere chiesto a Draghi che “la durata dei tamponi salga da 48 a 72 ore, come previsto dagli altri Paesi europei, e l’estensione dell’utilizzo di tamponi rapidi, gratuiti o a basso costo”. “Riapertura di attività culturali e sportive: ho chiesto a Draghi di accelerare sulla ripartenza” informa ancora, evidenziando che sulle discoteche “ripartire con solo il 35% di capienza non è possibile, ho chiesto di riaprire subito con numeri più alti”.
Come commentano le altre forze politiche? Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, si dice scettico, non crede che “da questo incontro Matteo Salvini esca illuminato e possa afferrare una posizione definitiva sulla politica sanitaria in questo ultimo miglio per mettere in sicurezza il Paese”, mentre secondo il segretario del Pd Enrico Letta “è sempre il solito film. Salvini racconta al Paese una storia, poi va a Palazzo a Chigi e tutto torna come prima. Non mi sembra una grande novità. Ormai è anche stancante commentare questo teatrino”.
Intanto il leader padano cerca in questo modo di concentrare l’attenzione su di sé e di dare l’impressione di tallonare il governo; non può permettersi di perdere ancora consensi. Tutti voi che dalla Lega sono andati o all’astensione o a Fratelli d’Italia.
Conte, “Non mi fido di Salvini”
“Ai ripensamenti di Salvini siamo abituati. Vediamo quanto durera’ questo atteggiamento e cosa significa per lui tutto chiarito”. E’ quanto ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte a Pachino rispondendo ad una domanda sull’esito dell’incontro tra Matteo Salvini ed il premier Mario Draghi, definito soddisfacente dal capo della Lega. “Non posso interpretare la linea politica- ha detto Giuseppe Conte- di Salvini. Se lui continua a cambiare cosi’ e’ difficile fidarsi. Lui deve assumere una posizione chiara e continua: c’e’ un’assunzione di’ responsabilita’ quando si e’ al Governo. Il Paese e’ in difficolta’ e noi che abbiamo delle responsabilita’ politiche abbiamo il dovere di avere una chiarezza di posizioni. La Lega continua con ambiguita’ e incertezza”.