La delegazione di Italia Viva, guidata da Matteo Renzi, dopo le consultazioni al Quirinale con il capo dello Stato Sergio Mattarella ha fatto il punto con i giornalisti. Renzi ha parlato a lungo, ma in realtà non ha detto nulla.
C’è da parte di Iv il sostegno a Conte premier? “Noi non siamo ancora al punto di scegliere chi guida. Siamo un paese che spende 200 mld e li butta nel debito cattivo oppure fa il più grande piano dal piano Marshall? Qual è la macchina? Un governo politico o un governo istituzionale?”.
Durante il colloquio con il presidente della Repubblica “non abbiamo fatto il nome di Conte, perché riteniamo che siamo in una fase precedente, vogliamo capire se Iv è una forza politica che serve o non serve. Se parliamo di contenuti allora arriveremo ai nomi e lì esprimeremo le nostre indicazioni”.
“Questa non e’ una saga, non e’ il Grande Fratello, questa e’ politica. Questo l’ho espresso anche a Conte quando l’ho sentito nel pomeriggio spiegandogli che non abbiamo nessun tipo di elemento caratteriale nei suoi confronti”, “ho detto al premier dimissionario quando ci siamo sentiti che Iv non ha problemi personali”.
“La risposta alle domande che abbiamo posto alla maggioranza che fu, non ci è sembrata all’altezza della situazione, specie nel momento in cui si è cercato individuare un gruppo addirittura facendo dei prestiti come al calciomercato”.
“Non abbiamo nessuna preclusione a discutere con nessuno, ci fa piacere l’europeismo, ci fa piacere si siano convertiti all’europeismo e all’antisovranismo chi stringeva la mano al governo Trump, siamo contenti se la maggioranza si allarga ma al momento la maggioranza non c’è, vorremmo che la politica facesse una maggioranza, e non la fai sui posti ma sulle idee”.
“Se lei mi domanda cosa pensa Iv del Mes? Siamo a favore. Ci sembra strano – ha detto Renzi rispondendo a un giornalista – che un governo che dovrebbe essere europeista lo tema in nome delle condizionalità europee. Le condizionalità del Next generation Eu sono più stringenti del Mes. Questa è una condizione sine qua non? Noi abbiamo posto una serie di argomenti, tanti. Sono scritti in una lettera al presidente del Consiglio uscente, dimissionario, cui non ha dato risposta e non diciamo prendere o lasciare ma discutiamo nel merito”.
“Non hanno voluto discutere e hanno alimentato una narrazione in cui noi facevamo polemiche per brutto carattere. Non possiamo dire o prendete il Mes o ce ne andiamo, non siamo persone che danno degli ultimatum. Discutiamo perché non serve il Mes, diteci perché volete mettere più soldi nel cashback che sull’occupazione giovanile”.