Per Matteo Salvini “i giornalisti italiani sono i più a sinistra del mondo”. Il leader della Lega cita la ricerca del “Worlds of journalism study”: “Le idee combattono e vincono, quelli se ne stanno inventando di tutti i colori…”.
Tornando sulla presunta vicinanza alla sinistra di molti giornalisti italiani, il segretario della Lega ha chiosato: “tranne quelli che sono sul palco, e’ vero – ha proseguito – perche’ basta guardarli, basta guardare un telegiornale, ascoltare la radio, leggere un giornale… io ormai leggo la Gazzetta dello Sport, anzi neanche piu’ quella, cinque pere abbiamo preso ieri”. “Il Milan – ha aggiunto – ne ha prese cinque ma non e’ che ad Ancona stiate meglio”.
CHIEDIAMO IL VOTO LIBERO
“Quando non sanno cosa devono dire, dicono ‘fascista’. Chiedere regole, ordine, disciplina, rispetto per il prossimo e’ buona creanza”. Così Salvini parlando dal palco durante un incontro pubblico ad Ancona. “Qua non ci sono dittatori, i dittatori non chiedono elezioni. Noi chiediamo a Gesu’ bambino che gli italiani possano andare a votare liberamente, democraticamente, eleggere un Parlamento vero e serio”.
“Nel 2020 torna a vincere l’Italia perbene e le Marche perbene poi se ci sono altri che protestano va bene… – ha detto ancora Salvini con riferimento implicito anche alle Sardine – Qual e’ la grande differenza tra il vostro sorriso e altri: qua si portano proposte, si parla di lavoro di ricostruzione; qualcun altro e’ in piazza solo contro la Lega, contro Salvini, contro il razzismo, contro il fascismo. Qui non ci sono fascisti ma solo italiani orgogliosi di essere italiani molto semplicemente, della nostra storia, del nostro lavoro e della nostra tradizione. E quando non sanno cosa devono dire, dicono ‘fascista’…”.