Tutti riuniti, rappresentanti di politica e istituzioni, questa mattina a Genova per ricordare il primo anniversario del crollo del Ponte Morandi e per un attimo la politica si è fermata. Presenti Sergio Mattarella, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Matteo Salvini.
Erano le 11:36 del 14 agosto 2018 quando cadeva il ponte sulla Valpocevera di Genova uccidendo 43 persone. Oggi, a un anno di distanza, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, si è celebrata in un capannone allestito sotto la nuova Pila 9 del viadotto Polcevera la cerimonia di commemorazione, con tutta Genova e forse l’Italia intera che alle 11.36, al momento esatto del crollo, si è stretta in silenzio in un minuto di raccoglimento.
Da quel tragico avvenimento, spiega il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “ci separa un anno che non è trascorso invano. Un progetto di nuovo ponte, lineare, solido e bellissimo, è pronto e già sono stati avviati lavori per la sua costruzione. Il nuovo ponte sarà in grado di ricucire, anzi, per usare un termine caro a Piano, di ‘rammendare’ la ferita inferta dal crollo, riconnettendo una città spezzata, non solo materialmente, in due”.
Mattarella ha affidato le proprie riflessioni in questo giorno di dolorosa memoria alle pagine del quotidiano genovese Il Secolo XIX. “Rammendare non significa cancellare – scrive il capo dello Stato – il nuovo ponte ricorderà per sempre quelle vittime innocenti, sepolte dalle macerie di una tragedia, causata dall’uomo, che si poteva e doveva evitare. Nulla può estinguere il dolore di chi ha perso un familiare o un amico a causa dell’incuria, dell’omesso controllo, della colpevole superficialità, della brama di profitto”.
Partecipando alla cerimonia di questa mattina, il presidente della Repubblica è stato accolto da un lungo applauso e ha abbracciato i familiari delle vittime prima dell’inizio della commemorazione.
“Tragedie come quella del ponte Morandi non debbono ripetersi mai più” afferma ancora il capo dello Stato che sul Secolo XIX ha sottolineato inoltre la presenza, alla cerimonia di questa mattina, delle più alte istituzioni a testimonianza di un’unanime “sostegno, non solo a parole, a una città e alla tenacia e al coraggio dei suoi abitanti, che hanno diritto alla rinascita economica e sociale attraverso lo sviluppo di una rete di infrastrutture e servizi capace di accompagnarne ed esaltarne lo spirito imprenditoriale. E di ricordare che tra le più grandi risorse del nostro Paese, quelle che lo hanno fatto grande e apprezzato nel mondo, ci sono la generosità e la solidarietà dei suoi abitanti”.