Nicolas Maduro, intervistato da SkyTg24, rispondendo alla domanda se ci sia il rischio di una guerra, dopo le parole del presidente Usa Donald Trump di considerare l’opzione militare in Venezuela una possibilità, ha detto: “C’e’ una minaccia, non posso dire adesso che ci sia un rischio. C’e’ una minaccia che – ha precisato – e’ cominciata nell’agosto del 2018, la prima volta in cui Trump ha parlato di un intervento militare in Venezuela”.
“Lo dico al mondo intero: abbiamo bisogno della solidarietà, della coscienza, perché non ci sia una follia di guerra e non si trasformi il Venezuela in nuovo Vietnam, perche’ il popolo venezuelano, le nostre forze armate bolivariane e rivoluzionarie… noi non permetteremo mai che sia toccato un palmo del territorio nazionale”.
“Che cosa direi all’Italia? Che cosa direi all’Europa? Non vi fate trascinare dalle pazzie di Donald Trump. Non vi fate trascinare dalle politiche estremiste e interventiste, che cercano un colpo di stato in Venezuela ordinato e pianificato. Come già si sa, da Washington, dalla Casa Bianca”.
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“L’Europa – ha proseguito Maduro – deve mantenere una posizione di equilibrio, di rispetto e di collaborazione, cioè aiutare la pace in Venezuela. Quando si parla di scegliere tra colpo di stato, intervento e dialogo, io scelgo il dialogo, sempre per il dialogo, dialogo per difendere la democrazia, dialogo per difendere la pace e superare i problemi”.
LA LETTERA AL PAPA
Maduro ha reso noto di aver scritto a Papa Francesco, chiedendogli di contribuire a far progredire il dialogo con l’opposizione, che finora si è rifiutata di impegnarsi in colloqui. “Ho inviato una lettera a Papa Francesco, spero che sia in arrivo o sia già arrivata a Roma….. Ho chiesto aiuto per facilitare e rafforzare il dialogo”, ha detto Maduro a Sky TG24.
Il presidente venezuelano si è descritto come un cristiano che è “al servizio di una causa divina” e spera di ricevere una risposta positiva dal leader della cristianità cattolica, che è in viaggio di tre giorni negli Emirati Arabi Uniti.
VENEZUELA RIVALUTERA’ RELAZIONI CON PAESI UE PRO GUAIDO’
Intanto il Venezuela ha annunciato oggi che rivaluterà le sue relazioni diplomatiche con i paesi europei che riconoscono Juan Guaidò, che si è autoproclamato presidente ad interim del Paese, secondo una dichiarazione del ministero degli Esteri venezuelano che fa capo al presidente Nicolas Maduro. Caracas “rivaluterà le relazioni bilaterali con questi governi da questo momento in poi, fino a quando non abbandoneranno il loro sostegno ai piani del golpista”, afferma il testo della dichiarazione.