Finalmente liberi. E’ finito un incubo, durato oltre 100 giorni, per i pescatori di Mazara del Vallo sequestrati in Libia. Dopo una lunga mattinata di voci sulla liberazione che si rincorrevano freneticamente, la conferma è arrivata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “I nostri pescatori sono liberi. Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari”, ha scritto su Facebook il titolare della Farnesina, recatosi a Bengasi insieme al premier Giuseppe Conte.
“Grazie all’Aise (la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa. Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo – scrive ancora Di Maio -. Il Governo continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della Libia. È ciò che io e il presidente Giuseppe Conte abbiamo ribadito oggi stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi. Viva l’Italia”.
“I due pescherecci hanno acceso i motori per prendere il largo e lasciare la Libia e raggiungere in 36/48 ore Mazara del Vallo dopo 108 giorni di blocco”. Lo afferma l’armatore della Medinea, Marco Marrone. “Speriamo – aggiunge – che questa vicenda serva da esempio affinche’ i nostri pescatori non debbano rischiare la vita per guadagnare un tozzo di pane”.
“Siamo venuti che dovevamo combattere, ma alla fine c’è stata una grande sorpresa che ci hanno fatto per Natale, io ringrazio tutti per tutto ciò che hanno fatto”. Queste le parole di una ragazza parente di uno dei pescatori liberati in Libia, a Montecitorio poco dopo l’annuncio della liberazione.