Venezuela ancora nella morsa della dittatura. Juan Guaido, presidente dell’Assemblea Nazionale del Venezuela, ha chiesto al “mondo libero” di adottare “azioni coercitive” contro il regime di Nicolas Maduro.
In particolare, ha chiesto all’Europa di “agire”. “Sono sicuro che fara’ quello che puo’ per mettere fine a questo genocidio e il Venezuela torni alla normalità”, ha detto durante una conferenza stampa al Parlamento europeo: “il mondo libero puo’ adottare sanzioni per mettere pressione”.
Il presidente dell’Assemblea nazionale ha escluso di accettare elezioni nelle condizioni attuali. “Abbiamo bisogno delle condizioni giuste per avere elezioni e attualmente non ci sono”, ha spiegato Guaido.
Le elezioni devono essere “credibili, trasparenti e democratiche“, ma oggi “i cittadini non possono scegliere i loro eletti”. Accusando Maduro di voler “confondere l’opinione internazionale” con la promessa di un voto, per accettare elezioni Guaido vuole “un arbitro indipendente” e “la fine delle persecuzioni politiche”.
“Con 5 milioni di rifugiati fuori dal paese, il Venezuela e’ la crisi umanitaria piu’ grave al mondo”, superando la Siria.
“Ci sono milioni di bambini senza genitori perche’ hanno lasciato Caracas e sono stati costretti a andare all’estero per sfuggire alla carestia e inviare qualcosa a casa”.
Ma “il Venezuela e’ ancora vivo, vive, resiste, manifesta e chiede elezioni libere. E’ questo il senso della nostra lotta” contro “una dittatura che rapisce e uccide. Noi venezuelani siamo fermi e determinati. Non siamo divisi. Siamo un paese unito e vogliamo liberta’ e democrazia”.