Non sfonda la Lega in Sicilia e anche il M5S dopo il voto di domenica appare ridimensionato. Fra i sette comuni in cui si è votato con il sistema maggioritario, solo a Bagheria a ad Aci Castello la contesa si è risolta al primo turno, con uno dei candidati che ha superato il 40%: nella cittadina del palermitano si è imposto Filippo Tripoli con poco più del 46% (appoggiato dal centrosinistra e da un pezzo del centrodestra) mentre Gino Di Stefano (sostenuto dal centrodestra e dalla Lega) si è fermato al 31% e la candidata dei 5Stelle Romina Aiello è arrivata terza con circa il 9 per cento; nel centro del catanese, invece, Carmelo Scandurra (liste civiche) è il nuovo sindaco con oltre il 53%, prevalendo su Clara Carbone (centrodestra) che raccoglie poco più del 30% dei consensi e sul pentastellato Antonio Maria Bonaccorso che raccoglie il 15%.
Si dovrà attendere il secondo turno invece a Caltanissetta, dove si sfideranno il candidato del centrodestra Michele Giarratana con il 37% e quello M5S Roberto Gambino con il 20% (al terzo e al quarto posto il candidato del centrosinistra Salvatore Messana e quello della Lega Oscar Aiello); a Gela andranno al ballottaggio Lucio Greco con il 36% (ad appoggiarlo una componente di Forza Italia vicina Gianfranco Miccichè e il Pd) e Giuseppe Spata con il 30%, sostenuto dalla Lega e dal resto del centrodestra; a Castelvetrano nel trapanese (il comune di Matteo Messina Denaro, sciolto per mafia due anni fa) se la vedranno Calogero Martire con il 30%, appoggiato del centrodestra senza Lega e Fratelli d’Italia ed Enzo Alfano del M5S, al 28%; a Mazara del Vallo la sfida sarà tra Salvatore Quinci al 31% (sostenuto da liste civiche) e il candidato della Lega Giorgio Randazzo al 24%, mentre a Monreale ballottaggio tra Alberto Arcidiacono con il 24% (sostenuto da liste civiche) e l’uscente Pietro Capizzi (21%).
“Sono felice del voto siciliano, avere candidati della Lega al ballottaggio e alcune vittorie è una cosa emozionante, ringrazio siciliani per la fiducia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a margine di un incontro in Prefettura a Milano. “Grazie ai siciliani – ha ribadito Salvini – perché mi hanno regalato, ci hanno regalato, si sono regalati un’emozione, una voglia di cambiamento”.
Luigi Di Maio (da Varsavia) sottolinea come “le amministrative in Sicilia hanno ancora una volta dimostrato la solidità del M5S. Quando si gioca ad armi pari e anche gli altri corrono con una sola lista mostriamo tutta la nostra solidità, ma la grande soddisfazione è essere arrivati al ballottaggio nell’unico capoluogo di provincia al voto: Caltanissetta”.
Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, da parte sua commenta così: “In Sicilia i sindaci del M5S sono stati cacciati dal voto popolare e la Lega, dove si è presentata da sola, arranca. Segnali da non sottovalutare. Tra narrazione e realtà c’è sempre un abisso. L’unico dato certo è il centrodestra unito che vince”.
Carmelo Miceli, deputato del Partito democratico e segretario metropolitano dem di Palermo: “La traversata a nuoto dello Stretto da parte di Beppe Grillo è ormai lontana e dimenticata. La Sicilia è stata la regione più importante in termini elettorali per M5s, ora ne decreta il fallimento al governo”.