Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, in conferenza stampa a Berlino con l’omologo tedesco Heiko Maas, ha affermato: “La Germania resta un partner cardine dell’Italia nel contesto europeo, la pandemia di coronavirus ha portato a rinsaldare ulteriormente l’amicizia fra i due popoli”.
Di Maio ha ringraziato il popolo tedesco “per esserci stato accanto” nell’epidemia di Covid-19. “Insieme abbiamo trovato modo di rinsaldare ulteriormente la nostra amicizia, e anche nel colloquio odierno abbiamo trattato numerose questioni” dell’agenda bilaterale, europea e internazionale.
Il ministro ha voluto sottolineare come in nome di questa “solida amicizia fra i nostri due Paesi” abbia tenuto a Berlino la sua prima missione all’estero dopo la quarantena.
“Durante la fase più acuta della crisi sanitaria è arrivato un sostegno importante da parte della Germania”, ha ricordato Di Maio, sottolineando l’invio di materiale ma anche l’accoglienza di oltre 40 pazienti italiani ricoverati in terapia intensiva e la disponibilità nell’aiutare la Farnesina con le operazioni di rimpatrio dei nostri concittadini.
“Da parte italiana abbiamo agevolato quanto possibile il transito turisti tedeschi da Grecia e Marocco”, ha aggiunto Di Maio. Il ministro degli Esteri ha quindi messo in luce l’importanza di mantenere salde relazioni economiche, in virtu’ non solo della già esistente complementarità a livello di sistemi commerciali, ma anche e soprattutto a fronte degli “enormi danni” causati dalla pandemia, per cui sono ora necessarie “politiche comuni lungimiranti e di ampio respiro”.
“Siamo stati fra i primi a essere colpiti” dalla pandemia, ed è stato “un impatto forte e violento, ma siamo riusciti a rialzarci applicando regole stringenti”. “I nostri popoli hanno dato dimostrazione grande responsabilita’ e senso civico”, ha continuato Di Maio.
Sul tema del turismo, il ministro ha ricordato come tale comparto sia fondamentale “per le nostre economie e per il mercato unico”, motivo per cui si rende necessario un approccio “condiviso e europeo” in materia. “Maas mi ha comunicato l’intenzione di riaprire i flussi turistici verso l’Italia dal 15 giugno, una scelta di lealta’ e trasparenza che apprezziamo”.
L’Italia si prende l’impegno a mantenere la trasparenza sui dati epidemiologici, “per consentire a tutti i cittadini tedeschi di visitare e il nostro paese in tutta sicurezza”, uniformando anche regole e criteri sul territorio nazionale. Sempre a livello turistico, Di Maio ha spiegato che eventuali intese fra gruppi di paesi per la riapertura della circolazione “non sono una soluzione appropriata ma costituiscono una violazione dello spirito europeo”.
A questo proposito, ha proseguito il ministro, si deve “rafforzare la nostra comunita’, per un’Europa piu’ forte, che abbia il coraggio di mettere all’angolo gli individualismi”. Esiste una netta differenza fra l’idea di sovranita’ e quella di sovranismo, ha proseguito Di Maio, rilevando come quest’ultimo sia un “concetto strumentale e deleterio dell’impianto comunitario e degli interessi nazionali”.
“L’Italia ha gia’ scelto, mi auguro facciano lo stesso tanti altri paesi”, ha detto ancora il titolare della Farnesina. Di Maio ha infine messo in evidenza come sia stata molto apprezzata dalle autorita’ italiane “la presa di posizione tedesca sul rilancio dell’economia europea”.
“La proposta franco-tedesca del 18 maggio ha orientato il dibattito europeo”, e questo risultato, espresso anche dall’impegno della Commissione Ue, va ora difeso “assicurando che risorse addizionali vengano destinate alle aree piu’ colpite dalla crisi”. In questo contesto l’Italia “sta elaborando un piano strategico nazionale” che grazie ai fondi del Next Generation Eu potra’ permettere di ripartire avendo come punti di riferimento la digitalizzazione e le politiche verdi.
Per far ripartire l’export, infine, Di Maio ha ricordato il piano speciale presentato a marzo con risorse per oltre un miliardo di euro. “Lunedi’ si terra’ la firma del patto per l’export con misure straordinarie”, ha concluso il ministro, facendo gli auguri alla Germania per la futura presidenza semestrale del consiglio Ue.