“Stare al governo, come è noto, ha fatto perdere consensi al Movimento 5 Stelle, ed è ovvio che per tutelare il Movimento 5 Stelle, al momento, la strada più conveniente per noi sarebbe quella di andare al voto. Siamo stati tentati in questi giorni dal disimpegnare il Movimento 5 Stelle da qualsiasi altra esperienza di governo futura, così da evitare di sacrificare ulteriormente il nostro consenso”. Lo ha detto Luigi Di Maio in un passaggio del suo discorso al termine delle consultazioni.
“L’esperienza di questi 14 mesi di governo – ha aggiunto – ha segnato profondamente il Movimento 5 Stelle. All’inizio di questa legislatura ci siamo impegnati ad avviare una esperienza di governo che si basava sulla sottoscrizione di un contratto, sulla lealtà tra due forze politiche e sulla leale collaborazione tra esse che è stata minata dall’apertura unilaterale della crisi di governo e dalla presentazione di una mozione di sfiducia”.
Per Di Maio, che ha presentato i 10 punti del M5S intorno ai quali costruire un eventuale nuovo governo, quella del voto è un’ipotesi “che non ci intimorisce affatto”, ma “il voto non può essere la fuga dalle promesse fatte agli italiani. Noi ne abbiamo ancora tante da realizzare. Noi non abbandoniamo la nave”.