Il giorno dopo i funerali di Silvio Berlusconi l’Italia prova a rialzarsi; quella parte del Paese, almeno, che era molto legata al Cavaliere e che era come entrata in pausa a causo dello shock.
L’addio all’uomo di Arcore, trasmesso in diretta dal Duomo di Milano, è stato seguito in tv da 8 milioni di persone, oltre il 70% di share per i funerali, in diretta su 17 canali.
Se Mediaset ha trasmesso in simulcast su tutte le sue reti lo speciale Tg5 ‘Il grande abbraccio’ condotto da Cesara Buonamici sull’ultimo saluto al fondatore, sono state nel complesso ben 17 le emittenti che hanno proposto la diretta delle esequie: dalle 15 alle 16.21, la cerimonia ha raccolto 8 milioni 138mila telespettatori pari al 71.2%. Di questi, 5 milioni 535mila, pari al 48.4% di share, hanno scelto le reti Mediaset.
Insomma, anche chi non apprezzava politicamente Berlusconi, anche chi non l’ha mai votato, è rimasto in qualche modo colpito dalla notizia della sua scomparsa.
Nel frattempo, mentre la stupida polemica che riguarda i funerali di Stato e il lutto nazionale continua anche dopo i funerali del Cav, il comune d’Italia a rendere per primo omaggio alla memoria di Silvio Berlusconi è quello di Arpino, in provincia di Frosinone, dove dallo scorso maggio è sindaco l’attuale Sottosegretario di Stato alla Cultura, Vittorio Sgarbi.
“Ho impartito una specifica direttiva – spiega Sgarbi, da anni grande amico di Berlusconi – ai miei uffici perché si provveda in tempi brevi a individuare la piazza o il giardino da dedicare a un grande leader politico che è stato prima di tutto un coerente uomo delle istituzioni e uno statista che ha servito l’Italia anche quando non è stato al Governo, improntando le scelte politiche al senso di responsabilità. Non temo le polemiche e invito altri colleghi che si riconoscono nell’area liberale e riformista a seguire il mio esempio”.