Il secondo governo Conte ha ottenuto la fiducia al Senato con 169 sì, anche grazie al concorso dei senatori a vita. Sconvocata la riunione della maggioranza sulla legge elettorale, sul tavolo resta la legge di bilancio. Sara’ una manovra ‘light’, servira’ per sterilizzare l’Iva e attuare il taglio del cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori.
Conte domani sara’ a Bruxelles per iniziare la mediazione sulla flessibilita’ e con Gentiloni che e’ pressato affinche’ l’Italia ottenga dei risultati. Dunque la legge di bilancio resta in ogni caso il primo banco di prova della maggioranza. Per ora non ci sono particolari frizioni tra Pd e M5s sul ‘dossier’ ma dietro le quinte i timori sono legati alle fibrillazioni interne ai partiti.
Di Maio ieri in una riunione sul tema dei sottosegretari, promuovendo i primi passi del governo, non ha nascosto comunque la preoccupazione che anche in tempo breve il Pd possa dividersi, a cominciare dalla manovra. Lo sguardo e’ rivolto alle mosse di Renzi e ai numeri della maggioranza, ecco il motivo per cui il capo politico pentastellato non si opporra’ affatto – lo ha fatto intendere con i fedelissimi – se si dovessero aggiungere i voti di altre forze, come quelli di Forza Italia. Ed e’ lo stesso Renzi che ragionando con i suoi al Senato ha battuto sullo stesso tasto, ovviamente con tesi differenti.
DI MAIO, ‘ORA DOBBIAMO OTTENERE FIDUCIA ITALIA CON I FATTI’
”Oggi abbiamo ottenuto la fiducia in Parlamento, adesso con i fatti dobbiamo ottenere la fiducia degli italiani, che è la cosa che mi sta più a cuore”. Lo ha detto Luigi Di Maio a ‘Di Martedì’ di Giovanni Floris. “Nel programma di governo – ha aggiunto – ci sono tutti i punti proposti dal M5S”. “Il garante di questi temi e’ il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, indicato da noi”.