Non parlo male del Papa. Sono cattolico. Però, laddove è possibile farlo, lo critico, anche aspramente.
Che Papa Francesco stia commettendo degli errori politici è lapalissiano. Continua ancora a legittimare Nicolas Maduro, nonostante una larga parte della Chiesa cattolica in Venezuela non lo appoggi. Inoltre, ha fatto un accordo con il regime comunista cinese, il quale di fatto ora si sente legittimato a portare avanti la sinicizzazione della Chiesa cattolica cinese.
La sinicizzazione è un processo con cui il regime comunista cinese vuole staccare la Chiesa cattolica cinese da Roma e incasellarla nel regime, alle condizioni di quest’ultimo, perseguitando chi si oppone.
Un altro errore è stato il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza tenere conto del fatto che le comunità cristiane di Gerusalemme e degli altri luoghi santi possano trovare protezione sono con lo Stato di Israele.
Un altro errore ancora è questo continuo parlare dei migranti come “risorsa”, senza tenere conto del fatto che l’immigrazione clandestina sia un grosso problema. Nessun Paese civile la ammette.
Per contro, il Papa parla troppo poco delle persecuzioni dei cristiani che avvengono in Cina, in Venezuela (ove il regime di Maduro sta legittimando una Chiesa scismatica) e nel mondo islamico. Questo rischia davvero di compromettere anche l’immagine della Chiesa cattolica nel mondo.