Il governo M5S-Lega? Sta in piedi perché si è firmato un contratto, dunque “è un matrimonio di convenienza”, afferma Roberto Maroni. L’ex ministro del governo Berlusconi osserva: nell’esecutivo gialloverde esistono “visioni, obiettivi, opinioni e leadership diverse. Non so quanto durerà”.
Certo c’è “un obiettivo chiaro”, quello di arrivare “alle elezioni europee e affermare i due partiti, i due leader, come nuovo sistema bipolare, cancellando tutti gli altri e poi magari andare a elezioni anticipate nel 2020 per dare l’avvio alla nuova Terza Repubblica”.
La Lega potrebbe riavvicinarsi a Forza Italia? “Non credo ci sia questa prospettiva. Salvini ha giustamente in testa quello che aveva in mente Bossi, quello che aveva in mente Berlusconi, cioe’ il partito egemone, raccogliere attorno a se’ tutto il consenso del centrodestra senza avere a che fare con alleati scomodi. E’ il progetto che e’ proprio di ogni forte leadership e Salvini ci prova. L’accordo con i 5stelle, però, complica tutto”.
Ospite di Non Stop News, su RTL 102.5, Maroni poi, parlando di Luigi Di Maio, commenta: “Non do giudizi personali su Di Maio, ma mi sembra che sia più follower che leader”. L’ex governatore della Lombardia prosegue: “Corre dietro agli umori del web, invece che fare quello che un leader politico deve fare, avere un progetto e fare di tutto per attuarlo, a prescindere dal consenso immediato. Invece lui è alla ricerca del consenso immediato”.