Chi è stato a Napoli lo sa bene: nel capoluogo campano la pizza è più buona, non c’è competizione con nessuna altra pizza al mondo. Perché? Il segreto lo svela Gerardo De Nisco, geologo e collaboratore dell’associazione culturale Napoli sotterranea: sì, perché il segreto della migliore pizza del pianeta è “geotermico” e sta nel tufo di cui è costruita la città. Ma perché proprio il tufo? Il tufo giallo napoletano, spiega De Nisco, "gode di un’ottima capacità di isolamento termico e di controllo dell’umidità".
La prima pizzeria geotermica al mondo nasce così al centro di Napoli, all’interno dell’area conventuale dei Teatini, un tempo il tempio dei Dioscuri, e si chiama ‘Le sorelle Bandiera’. Questa pizzeria, racconta De Nisco, "è frutto di una sperimentazione basata sulla ricerca, in primis su quali potessero essere i parametri fondamentali per la crescita dell’impasto". Ed è così che "le misurazioni microclimatiche e gli studi urbanistici condotti tra i Decumani ed i Cardini, hanno dimostrato che il centro della città, un tempo agorà e foro romano, oggi piazza San Gaetano, è un’oasi felice per i parametri fondamentali per la crescita dell’impasto". Non è un caso infatti, sottolinea il geologi, "che le più importanti pizzerie che conosciamo si ritrovano proprio in questa zona", nella quale si crea una sorta di ‘isola microclimatica’ i cui “valori mediamente costanti di temperatura ed umidità garantiscono la piena lievitazione”.
La pizza geometrica nasce dunque utilizzando forni realizzati in tufo e pasta per la pizza lievitata dalle 24 alle 48 ore esclusivamente in camere tufacee.
Non è finita qui. La sperimentazione prosegue: "Abbiamo creato nel sottosuolo anche un orto che abbiamo definito orto ipogeo in cui facciamo anche il basilico". I primi risultati "mostrano un’aromaticità fortissima del basilico che tra poco verrà ribattezzato con il nome di ‘super basilico’”. Capito?
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