C’è stato un forte terremoto a Napoli. Vorrei trattare la questione del Vesuvio e dei Campi Flegrei. Parlare del Vesuvio è parlare di uno dei vulcani più iconici del nostro Paese, uno dei simboli della città di Napoli, a sud-est della quale si trova. Quando si parla della possibilità di eruzione del Vesuvio, che è un vulcano in fase di quiete ma attivo, non ci si deve chiedere se erutterà, ma quando lo farà.
Certo, prima di risvegliarsi, il vulcano darà dei segnali come i terremoti, l’aumento delle fumarole al cratere, i bradisismi e l’inaridimento delle fonti. Molto probabilmente, una futura eruzione del Vesuvio sarà come quella che nel 70 DC distrusse le città di Pompei, Ercolano e Stabia, un’eruzione di tipo pliniano.
Ci sarà il rischio di vedere una nube ardente di ceneri e gas che scaricherà fulmini (per l’energia elettrostatica) e che ad un certo punto collasserà, distruggendo ogni cosa che le capiterà a tiro.
Il Vesuvio è uno strato-vulcano, un vulcano il cui monte è di forma conica perché è formato da colate laviche stratificate. Le sue lave sono viscose per i loro contenuti medio-alti di silice (SiO2). Stando a ciò che dicono gli esperti, prima di eruttare, il Vesuvio dovrebbe dare una decina di ore di tempo.
Un altro sistema vulcanico da tenere d’occhio è quello dei Campi Flegrei. Si tratta di un super-vulcano che si trova ad ovest di Napoli. Oggi, noi vediamo un’area dall’aspetto quasi lunare con i suoi crateri. I suoli della zona sono fertili. La zona è caratterizzata da terremoti, bradisismi e da fenomeni di vulcanismo secondario, come le mofete e le solfatare. Alcuni crateri sono occupati da laghi.
Per assurdo, però, i Campi Flegrei possono essere più pericolosi del Vesuvio, in quanto zona vulcanica attiva. Il Vesuvio ha una sola bocca, i Campi Flegrei hanno molte bocche poste anche a distanze ragguardevoli tra loro. Secondo la Protezione Civile, l’eruzione dei Campi Flegrei potrebbe essere esplosiva e potrebbe essere caratterizzata da lanci di bombe, pomici e lapilli; i flussi piroclastici potrebbero estendersi per chilometri prima di arrestarsi.
Non è possibile stabilire quando avverrà l’eruzione in area flegrea, ma fortunatamente ci sono degli studi in corso e l’area è monitorata, esattamente come il Vesuvio.
Sia chiaro, l’allarmismo non deve essere creato, ma certamente si dovrà essere pronti ad ogni evenienza. Forse, quanto accaduto con la pandemia Covid ci ha insegnato questo. Servono sempre piani aggiornati e non abborracciati, per evitare tragedie.