Si è concluso il vertice di Forza Italia convocato da Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli in vista delle consultazioni di questo pomeriggio, ore 17.30, al Colle. Da poco, invece, è iniziato il vertice del centrodestra: pochi minuti fa sono giunti al palazzo Grazioli Matteo Salvini, capo del Carroccio, e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.
Lasciando il quartier generale romano del Cavaliere, Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha detto: “La trattativa per la formazione di un governo tra centrodestra e M5S potrà avvenire solo attraverso l’accettazione esplicita e pubblica da parte del Movimento cinque stelle della basilare ed imprescindibile partecipazione di Silvio Berlusconi e di Forza Italia alla coalizione di centrodestra”.
Il guaio è che il M5S di Berlusconi non ne vuole proprio sapere. Luigi Di Maio lo ha confermato anche ieri a Porta a Porta, il M5S è lontanissimo dal leader azzurro, ha sottolineato, invitando Salvini a mollare il Cav e a lavorare insieme a un contratto di governo per una legislatura del fare.
Salvini e Di Maio ieri si sono anche sentiti al telefono. “La telefonata tra Di Maio e Salvini non mette assolutamente all’angolo Berlusconi”, commenta il governatore azzurro della Liguria, Giovanni Toti, “era stata ampiamente annunciata e concordata nel vertice di Arcore. Fa parte di quelle trattative indispensabili per trovare una mediazione parlamentare che dia i numeri a un possibile governo da offrire al presidente Mattarella”.
Sarà. Eppure c’è ancora chi è pronto a scommettere che alla fine Salvini strapperà definitivamente con Berlusconi. Altrimenti a cedere dovrebbe essere Di Maio, che però appare irremovibile: “il premier spetta a noi”. Così non se ne esce.