La fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle del ministro degli Esteri Luigi Di Maio apre nuovi scenari politici. Infatti, si parla di mosse al centro. Forza Italia starebbe ammiccando a Di Maio. Coraggio Italia, il partito del governatore della Liguria Giovanni Toti e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, si starebbe sciogliendo per potersi aggregare al nuovo soggetto politico dell’attuale ministro degli Esteri, soggetto il cui nome è Insieme per il Futuro.
Ci sarebbero degli abboccamenti verso Di Maio anche da altri soggetti, come Centro Democratico, il partito di Bruno Tabacci, e Azione, il partito di Carlo Calenda. Sembra che si voglia formare un centro e che questo centro voglia essere l’ago della bilancia alle prossime elezioni.
Infatti, i sondaggi danno un centrodestra formato solo da Lega e Fratelli d’Italia in vantaggio sul centrosinistra (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e partiti di sinistra) ma il centro potrebbe cambiare le carte in tavola.
Fratelli d’Italia fa molta paura all’establishment. Lo dimostrano anche gli attacchi ricevuti da Giorgia Meloni. Di conseguenza, il centro potrebbe decidere di allearsi con la sinistra dopo le elezioni che ci saranno il prossimo anno. Dunque, Di Maio potrebbe essere il catalizzatore che potrebbe favorire una sorta di coagulazione delle forze centriste in un unico polo mobile. Il bipolarismo potrebbe essere veramente finito.
Se poi anche la Lega decidesse di appoggiare un nuovo governo con la sinistra si riproporrebbe lo schema attuale e (magari) si manterrebbe Mario Draghi a Palazzo Chigi. Dunque, come si dice, si cambierebbe tutto per non cambiare nulla. Fantapolitica? Vedremo.