ItaliaChiamaItalia ha raggiunto via Skype l’Ambasciatore d’Italia in Kazakistan, Stefano Ravagnan, uomo dotato di grande simpatia e notevole cultura. Durante la chiacchierata con il diplomatico si sono toccati vari argomenti per l’imminente EXPO di Astana 2017. Dal tema principale riguardante le energie rinnovabili, in un Paese che va a petrolio e carbone, ai vari e molteplici aspetti culturali che tale EXPO offre. Dalla tournèe del Teatro alla Scala di Milano con concerti e opera lirica a Federico Paciotti al Central Concert Hall fino alla musica leggera italiana con Eros Ramazzotti. Attesi 5 milioni di visitatori, parte dei quali provenienti da Paesi limitrofi. L’aliquota dei Paesi non vicini si stima sia intorno al 15% con grande attenzione da parte di Cina e Russia e circa 50 mila provenienti dall’Europa.
Il Kazakhstan è un meraviglioso Paese tutto da scoprire e spesso ingiustamente viene poco annoverato tra le rotte turistiche di maggiore rilievo. Tale EXPO, che fa da cuscinetto tra quella passata di Milano 2015 e quella futura e molto attesa a livello mondiale di Dubai 2020, è un’occasione anche per conoscere meglio questo Paese dai mille risvolti.
Nell’intervista a seguire l’Ambasciatore Stefano Ravagnan illustra l’imminente appuntamento che inizierà il 10 Giugno e terminerà il 10 Settembre 2017.
Il tema dell’EXPO 2017: l’energia del futuro. Come verrà sviluppato da parte italiana?
Valorizzeremo le caratteristiche di un Paese povero di energia tradizionale di idrocarburi che è riuscito a diventare una potenza internazionale. Sarà la storia che si sviluppa lungo un cammino di parecchi anni, partendo dalle grandi menti, dai grandi scienziati e proprio dal più visionario, ossia Leonardo, per proseguire con gli altri come Fermi, Pacinotti e Volta. Quindi la storia accompagnerà il visitatore insieme ad immagini e suggestioni, che speriamo colgano nel segno, abbinando le bellezze dell’Italia alla parte di maggiore approfondimento sull’energia e lo condurrà a ciò che si è fatto di notevole sulle rinnovabili.
Quali sono i punti di forza?
I punti di forza del nostro padiglione sono vari. Uno è il progetto che è molto bello e che valorizza il paesaggio tipico italiano, ossia la piazza. Sono quattro piazze intorno e dentro alle quali si gira con proiezioni a parete. Altro punto di forza è il coinvolgimento di quindici Regioni partecipanti ed a ogni settimana è dedicata a una Regione. Credo questo sia importante per una continua rotazione ed una continua novità di offerta al visitatore. Si snoderanno eventi culturali e scientifici organizzati dalle rispettive Università. Credo che il programma sia molto stimolante! E’ una piattaforma a scambio di idee e contenuti.
Altro aspetto a cui tengo è il coinvolgimento di volontari, studenti delle università italiane che studiano russo o che già parlano questa lingua. Un’occasione formativa notevole ricca di esperienza. Ci sono volontari tirocinanti da Genova, Bari, Roma.
Altro punto di forza è l’Architetto Canton che ha sviluppato un gran lavoro e che ha percorso l’Italia in lungo ed in largo accordandosi con le Regioni per mettere in luce risultati sia sul piano energetico sia sulle bellezze con il sistema delle interviste a gente per strada: dal giovane all’anziano, alla casalinga e al lavoratore dove ognuno racconta le sue esperienze sull’energia.
I preparativi di questa EXPO sono stati faticosi?
Sì. Ovunque, un’EXPO è da considerarsi un animale complesso. Posso confermare di persona, finchè non ci sei dentro non te ne rendi conto di quanto lavoro si deve fare, ma devo anche confessare che al contempo è molto stimolante. Ogni volta che ci riuniamo con tutto lo staff è un proliferare di idee, da quelle buone a quelle da scartare, ma sempre in continuo divenire.
Chi sono gli sponsor?
I grandi nomi come Enel, Eni ed Enea insieme ad altri più piccoli, ma non per questo meno importanti.
Quali sono gli eventi culturali di maggiore risonanza?
La tournèe del Teatro alla Scala di Milano con quattro recite di Falstaff di Verdi e due sere di concerto con la Sinfonia n°9 in re minore di Beethoven. E’ già sold out per tutti gli appuntamenti. Il tutto sponsorizzato da Eni. C’è poi un vasto programma culturale sponsorizzato da EXPO Astana con il Teatro dell’Opera di Astana. Molti sono i concerti di musica classica con artisti italiani. La Lombardia presenzierà con Massimiliano Finazzer con uno spettacolo che verte su un’intervista a Leonardo, nel padiglione a lui dedicato, ossia il Leonardo da Vinci e l’intervista con Verdi al Teatro dell’Opera. Il 24 Giugno prossimo ci sarà il cantante Federico Paciotti al Central Concert Hall con l’Accademia Santa Cecilia. Il 18 e 19 Agosto Eros Ramazzotti e molti altri. Gli eventi culturali saranno moltissimi e diversificati per i gusti di tutti.
EXPO Astana 2017 verso Dubai 2020…
Parliamo di scale diverse. Quella di Milano e quella che ci sarà a Dubai sono due EXPO universali mentre quella di Astana è internazionale, ma non di minore importanza soprattutto in termini d’impegno. E’ una tappa intermedia tra due eventi mastodontici. Il Kazakhstan è un Paese giovane, si stanno per festeggiare i 25 anni e questa EXPO è una sfida notevolissima che credo avrà un gran successo. L’adrenalina cresce e tutto marcia meglio quando ci si avvicina alla data di inizio.
Questa EXPO rispetto a quella di Milano ha un valore aggiunto, perchè nel 2015 il padiglione kazako ha avuto un notevole successo, posizionandosi tra i TOP 3 più visitati con oltre 1 milione e 200 mila visitatori ed ovviamente era strutturato per la promozione dell’EXPO Astana 2017.
Quali sono gli obiettivi di questa EXPO? C’è il desiderio d’imporsi maggiormente sui mercati esteri?
Certo che da un punto di vista politico c’è l’obiettivo di consacrare una visibilità a livello internazionale, anche se in parte il Kazakhstan gode già di una certa risonanza essendo l’unico Paese dell’Asia Centrale ad essere entrato quest’anno nel Consiglio di Sicurezza. Altro obiettivo è quello di affermarsi con iniziative di ampio rilievo. Il tema dell’EXPO è una sfida per questo Paese che va ancora a carbone e petrolio. Quindi si punta ad un’apertura di credito sulla volontà di cambiare. E’ un punto di partenza! Conti che ad ora è meno dell’1% di energia da fonte rinnovabile, pur avendo potenzialità enormi considerando i vasti spazi, il vento ed il sole, anche se siamo più famosi per la neve, ma le assicuro che c’è anche sole.
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